Ricalca gli antichi itinerari della via dell’Ambra (che dal Baltico scendeva all’Adriatico), oltre a tracciati religiosi e commerciali storici. Percorre sette regioni italiane (da Trieste a Santa Maria di Leuca: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia), lungo 1.300 km che si dispiegano tra spiagge sabbiose, lagune e falesie sul mare, in un contesto ambientale e paesaggistico dal forte impatto turistico. E’ la Ciclovia Adriatica che vede, tra i suoi fautori, la Regione Marche. Nella sede della Giunta regionale, la vicepresidente Anna Casini ha firmato il protocollo con la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) che promuove la ciclovia con le sette regioni adriatiche interessate. La Fiab è anche promotrice della rete cicloturistica nazionale Bicitalia e Centro di coordinamento nazionale della rete Eurovelo. Il protocollo d’intesa con Fiab è quindi funzionale a dare alla ciclovia adriatica il giusto riconoscimento nel sistema della mobilità  lenta regionale, nazionale ed europeo.  Il tratto marchigiano coinvolto è quello del litorale, per una lunghezza indicativa di 190 km. E’ in fase di uscita un bando regionale, finanziato con i fondi Por Fesr 2014-2020, che assegna ai Comuni interessati il 75 per cento (4 milioni di euro di contributi in conto capitale) delle risorse necessarie al completamento dei tratti ciclo-pedonali del tracciato della ciclovia adriatica.

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