Ritornano i corni di rinoceronte al Museo di Storia Naturale di Macerata. A due anni dal clamoroso furto, il Museo è risarcito, grazie al lavoro della giovane scultrice Giorgia Cegna, che ha ricostruito finemente i due corni trafugati nel luglio 2014. Le corna di rinoceronte, stimate molto preziose dalla medicina orientale per le proprietà afrodisiache e curative, hanno un rilevante valore di mercato.
I corni trafugati appartenevano a due teste di rinoceronte, risalenti agli anni ’60-’70, della collezione Bernocchi donata al Museo di Storia naturale nel 2013: 81 teste imbalsamate di animali esotici provenienti da tutto il mondo.
La giovane artista Giorgia Cegna, volontaria del Servizio Civile Regionale Garanzia Giovani 2016-2017, collabora con Macerata Musei per un progetto di valorizzazione museale. La sua competenza nella scultura, in particolare nella raffigurazione del mondo animale, le ha reso congeniale il lavoro di ricostruzione, che da tempo il direttore onorario Romano Dezi aveva in animo di attuare. Sopra un’anima di tessuto, le corna sono state ricostruite con pelle, tela di juta, legno, schiuma di poliuretano, gesso, acrilico e sono state dipinte poi in modo molto verosimile. “La scelta del materiale è stata studiata in riferimento al contesto in cui si trovano i rinoceronti.