Cala la povertà nelle Marche, in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat, secondo i quali l’incidenza delle famiglie in condizioni di povertà relativa è passata dal 9,9 per cento del 2014 al 7,6 per cento del 2015, con un calo netto in percentuale del 23 per cento. Il dato marchigiano si colloca al di sotto e in controtendenza con la media nazionale passata dal 10,3 al 10,4 per cento, con una diminuzione che è quella più alta registrata a livello regionale. Per povertà relativa si intendono quei nuclei familiari di due o più persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore alla media di quanto spende una singola persona nel corso dell’anno. Nel 2015, la linea di povertà relativa è risultata di 1.050,95 euro, circa 9 euro in più di quella del 2014. Un segnale positivo anche rispetto alla diminuzione della spesa mensile per le famiglie della regione evidenziato nelle settimane scorse.