C’è un clima teso e non pochi cambiamenti nelle modalità di lavoro. Bruxelles, il giorno dopo gli attentati all’aeroporto e alla metro in cui sono morte decine di persone. Secondo Elisabetta Bordoni, trentenne maceratese che vive in questo periodo nella capitale europea insieme al marito e sta svolgendo uno stage al Parlamento Europeo (contattata dalla nostra redazione), si registra molta tensione e preoccupazione tra la popolazione, legata anche al fatto che gli spostamenti vengono effettuati soprattutto con la metro. Elisabetta oggi, è stata invitata a lavorare da casa non essendo strettamente necessario andare sul posto di lavoro, considerando anche che è l’ultimo giorno prima della chiusura per Pasqua. “Si continua a vivere – sostiene Elisabetta. Non credo sia il caso di farsi prendere dalla paura, del resto tutte le città europee sono a rischio. Comunque non penso che l’Europa perderà la battaglia contro il terrorismo”.

Ecco l’intervista che ci ha rilasciato
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