Sono risultati in calo nel 2014 protesti e cambiali in diminuzione nelle Marche. Il numero delle imprese che si sono viste protestare un assegno o una cambiale è diminuito di quasi il 21% rispetto all’anno precedente. Ad affermarlo Cna e Confartigianato Marche, che hanno elaborato i dati di Cerved, società che raccoglie il trend dei pagamenti di oltre 2,5 milioni di aziende in Italia. Lo scorso anno le imprese marchigiane non individuali con almeno una cambiale o un assegno protestato sono state 1.154 rispetto alle 1.458 del 2013, con un calo del 20,9%. Per le imprese marchigiane l’anno scorso si sono ridotti, sia pure di un modesto 0,7 per cento, i giorni di ritardo nei pagamenti rispetto ai termini concordati, che sono passati da 14,1 a 13,4. In particolare sono sempre meno le imprese che pagano le fatture oltre i 60 giorni (5,4 per cento contro il 7,7 per cento della media nazionale). Sono invece aumentate le imprese che hanno pagato in ritardo, ma comunque entro i 60 giorni dall’emissione della fattura (da 38,4 a 41,1) mentre le imprese che rispettano le scadenza sono scese dal 56 al 53,5%.