A partire dalla mezzanotte di oggi, lunedì 11 maggio, sul territorio comunale è consentita la vendita di alimenti e bevande da asporto da parte degli esercizi commerciali e da parte delle attività anche artigianali, quali ad esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso, anche senza previa ordinazione on-line o telefonica, limitatamente ai momenti in cui in prossimità degli esercizi stessi non siano presenti clienti in attesa del proprio turno precedentemente prenotato, sempre e comunque nel rispetto del divieto di assembramento disposto dalle norme citate nella parte narrativa del presente provvedimento.
A stabilirlo un’ordinanza del sindaco Romano Carancini firmata oggi che prevede anche che
durante le varie fasi della vendita per asporto, gli esercenti devono garantire che gli ingressi per l’acquisto dei prodotti avvengano in modo il più possibile dilazionato, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumo sul posto dei prodotti acquistati e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi, assicurando che il cliente permanga all’interno dei locali per il tempo strettamente necessario alla scelta, alla consegna e al pagamento della merce.
L’asporto è consentito anche in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dal veicolo.
L’Amministrazione comunale raccomanda agli esercenti interessati di fornire scrupolose e dettagliate informazioni preventive ai propri clienti – sia in fase di prenotazione telefonica/on-line che tramite appositi avvisi posti all’entrata dei locali e sulle pagine web e social ad essi dedicate – circa le modalità di effettuazione della vendita per asporto, in particolare con invito all’attento rispetto degli orari concordati per il ritiro dei prodotti, al fine di limitare il più possibile i rischi di assembramento connessi alla presenza di code all’esterno del locale, da effettuarsi eventualmente sempre nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.