La globalizzazione con il suo carico di sfide e di domande ancora senza risposta. Ci si chiede come governarla affinché non diventi fonte di nuove schiavitù e violazioni delle libertà fondamentali. La globalizzazione passa attraverso le religioni, e le religioni sono all’interno della globalizzazione. La globalizzazione in chiave cristiana: è positiva? Quale cristiano per il mondo globalizzato? E’ questo il tema al centro dell’incontro con Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Boiano e Presidente della Commissione C.E.I. Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia e Pace e Salvaguardia del Creato, in programma il prossimo martedì 26 febbraio 2019 alle ore 21:15 nella Parrocchia “Cristo Redentore” di Recanati, in occasione delle celebrazioni per il Giubileo (1969-2019) della Parrocchia. Come ogni cristiano che crede in Gesù Cristo come misura dell’autentica umanità, l’incarnazione dell’amore per Dio e per il prossimo, la globalizzazione è positiva se aiuta ogni cristiano e gli altri a partecipare al carattere e alla missione di Gesù Cristo. E come ha scritto Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima “Dio non è indifferente a  noi e a quello che ci accade: per questo il cristiano deve dire no alla globalizzazione dell’indifferenza, cioè a quella attitudine egoistica,di indifferenza, che ha preso oggi una dimensione mondiale”. L’assenza comunque di un documento dedicato esclusivamente alla globalizzazione non significa, tuttavia, che la Chiesa abbia trascurato l’argomento. In passato,le Encicliche sociali si sono soffermate sui principi sociali universali relativi all’attività economica.  Papa San Giovanni Paolo II ha trattato del tema della globalizzazione, per la prima volta in modo esplicito, nella sua enciclica del 1991 “Centesimus annus”. Una globalizzazione orientata dai principi cristiani sarà quindi in grado di portare ad un’unità armoniosa della famiglia.

PARROCCHIA CRISTO REDENTORE - RECANATI -