Inaugurata ieri, a Casette Verdini, la lapide nel punto in cui sono stati trovati i due trolley con i resti del corpo di Pamela Mastropietro. Un fiore di loto di cristallo simboleggia la bellezza e la fragilità della vita, come quella della 18enne romana uccisa lo scorso 30 gennaio a Macerata. Davanti alla stele, anche il vaso di fiori voluto da Luca Traini, portato personalmente dal fratello Mirko. Presenti all’inaugurazione della lapide, la mamma Alessandra Verni, il padre Stefano, lo zio Marco Valerio Verni e la nonna Giovanna Rita Bellini. Rabbia e dolore nelle parole della mamma: “Per favore, aiutateci. Aiutateci a tirare fuori la verità e a dare giustizia”. Nella frazione di Pollenza sono intervenute decine di persone in un clima di commozione. “Questo ricordo deve essere non di odio e vendetta, ma di perdono e di impegno da parte di tutti nel fare del bene”, ha detto il vescovo diocesano, mons. Nazzareno Marconi che è intervenuto prima dello scoprimento della stele, in via dell’industria.