Spettacolari lavori sulla nuova cabinovia Frontignano-Cornaccione: montati i primi 6 sostegni trasportati da uno speciale elicottero che ha sgombrato anche i materiali dei vecchi impianti. La sindaca Bernardini: “Prende forma un grande progetto per la montagna”.
Frontignano di Ussita – Con la messa in posa di 6 dei 19 sostegni previsti dall’intero impianto, la nuova linea della cabinovia Frontignano-Cornaccione, ha iniziato a prendere forma. Nella giornata di venerdì sono stati piazzati i sostegni che sono stati trasportati con un elicottero Superpuma che nello stesso viaggio si è incaricato anche di sgombrare i rottami provenienti dallosmontaggio dei sostegni della seggiovia monoposto e biposto, dello skilift in Val di Bove, oltre ad alcuni rottami a monte della vecchia funivia, togliendoli per sempre dalla montagna. Il nuovo impianto ‘sostituisce’ le vecchie seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione”, a servizio del settore del Canalone e la biposto “Ginepro” a servizio del settore Saliere. Strutture ormai obsolete e non più rispondenti a criteri di compatibilità ed economicità.
Si è trattato di un’operazione spettacolare che ha dato un forte impulso alla realizzazione della nuova cabinovia. L’elicottero ha volato in una sequenza ripetuta in tutte le rotazioni fino al completamento del montaggio dei 6 sostegni della nuova cabinovia ed al recupero di tutti i rottami. Un’operazione molto complessa e realizzata nella massima sicurezza, a cui hanno partecipato tecnici altamente qualificati come ha spiegato Martin Zanluchi, il responsabile del progetto della ditta Doppelmayr: “Oggi siamo riusciti a montare i sostegni più critici di questo impianto nella zona più ripida, dove non potevamo accedere con nessun mezzo di sollevamento. Abbiamo collaborato con la ditta Heli Austria, che ci ha prestato il servizio con il loro elicottero Super Puma, con il quale abbiamo trasportato, montato e fissato tutti questi sostegni. Durante i voli abbiamo anche portato via il rottame delle vecchie seggiovie che sono stati lavorati manualmente nelle settimane precedenti. I montatori sono scesi sotto le linee, a piedi, per fare meno impatto ambientale possibile. Un ringraziamento anche all’impresa Cagnini Costruzioni che sta lavorando all’impianto. Il lavoro di oggi è stato molto complesso. E’ stata un’operazione pericolosa per la quale si è avuto bisogno di un grande coordinamento. Le parti meccaniche trasportate pesano fino a 3500 kg e vengono agganciate sull’elicottero. Una volta sul punto, sotto ci sono i tecnici che devono montare questi pezzi pesanti. La giornata è riuscita perfettamente, il tempo ci è andato a favore, nonostante un po’ di vento a inizio lavori e siamo riusciti a fare tutto come da programma.” A prendere parte ai lavori di venerdi anche l’azienda RopeEXPERT.
L’impianto di risalita una volta ultimato sarà composto da capienti cabine di 10 posti per un numero totale di 49 veicoli su un dislivello di 558 metri e una lunghezza inclinata di 2.069 metri. La potenzialità massima di trasporto è di 1.200 persone l’ora con un potenziamento fino a 1.800 persone l’ora, il tempo di percorrenza è di 7 minuti e 35 secondi. Potrà trasportare persone, biciclette, carrozzine consentendo l’utilizzo anche alle persone con disabilità per far fruire la montagna a tutti. L’impegno complessivo di spesa è di circa 17 milioni di Euro (13,1 mln dal PNC complementare al PRNN, 3,7 mln Ord. 109 Decreto USR, 499,6 mila Euro fondi di bilancio del comune di Ussita).
“È una giornata storica per il nostro paese – ha detto Silvia Bernardini, sindaco di Ussita – Oggi l’emozione di vedere finalmente prendere forma un progetto in cui crediamo fortemente è stata indescrivibile. Un progetto a lungo termine per riportare Ussita ad essere il centro dinamico e vitale dei sui momenti migliori. Come tutti i grandi programmi, nella fase iniziale è difficile da comprendere per chi non lo conosce a fondo e forse genera molta confusione. Ma siamo convinti che recuperare le nostre montagne, liberandole di tanti impianti impattanti e nel contempo realizzando un impianto non essenzialmente legato allo sci, anzi, fruibile tutto l’anno da tutti, ci possa permettere di destagionalizzare e potrà consentire ai nostri giovani e a chi vorrà crederci, di costruirsi un futuro restando nel proprio luogo di nascita. Un ringraziamento al direttore dei lavori ing.Marco Rinaldi e tutte le ditte e le maestranze che stanno lavorando a questa opera.
“Questi lavori danno il senso di un Appennino che finalmente si muove e guarda al futuro anche in alta quota. La nuova cabinovia è un’opera moderna e sostenibile, frutto di un lungo lavoro di squadra finalizzato a realizzare un nuovo modello di turismo montano. Un modello che, prendendo atto della crisi climatica, genera valore grazie a un Appennino che, per dodici mesi all’anno, si offre ad escursionisti, famiglie, persone con disabilità e sportivi. È anche una riqualificazione paesaggistica: si rimuove il ferro vecchio che deturpava la montagna per sostituirlo con un impianto tecnologico e innovativo. È una visione che abbiamo condiviso con il Comune di Ussita e che stiamo sostenendo con convinzione. Anche così si contrasta l’abbandono delle aree interne: valorizzando le risorse naturali e i talenti locali si crea lavoro e si tiene viva la montagna.”
Le vecchie seggiovie smantellate
Il nuovo impianto ‘sostituisce’ le vecchie seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione”, a servizio del settore del Canalone e la biposto “Ginepro” a servizio del settore Saliere. Strutture ormai obsolete e non più rispondenti a criteri di compatibilità ed economicità.
Un impianto per tutti
La scelta di una cabinovia ad ammorsamento automatico, in luogo della seggiovia, ha l’obiettivo principale di rendere il servizio di trasporto sicuro, efficace ed agevole anche per le categorie di utenti diversamente abili, per persone anziane o con ridotta mobilità e famiglie, in ogni periodo dell’anno. Le persone, infatti, potranno facilmente utilizzare la cabinovia con ogni condizione climatica, per attività escursionistiche estive e invernali e per l’accesso diretto al nuovo Rifugio di monte, favorendo la destagionalizzazione con un impianto opportunamente dimensionato per una pressione sostenibile sull’area servita.
Caratteristiche tecniche del nuovo impianto
– capienza della cabina 10 posti;
– numero totale dei veicoli: 49;
– Dislivello di 558,90 metri su una lunghezza inclinata di 2.069, 13 metri con una pendenza media di circa il 28%;
– Lunghezza orizzontale metri 1973,65;
– Intervallo tra le partenze sarà inizialmente di 30 secondi per poi portarlo al massimo a 20 secondi;
– Potenzialità massima di trasporto di 1.200 persone all’ora, predisposta per un potenziamento fino a 1.800 persone/ora;
– Tempo di percorrenza 7 minuti e 35 secondi;
– Velocità di esercizio 6 metri al secondo.
