Un frantoio al mercato per assistere alla molitura delle olive e vedere come nasce l’olio extravergine. È l’iniziativa del Mercato Coperto di Campagna Amica, in via Morbiducci a Macerata, che sabato 30 novembre, dalle 9.30 alle 13, accompagnerà i visitatori tra prove di degustazione e informazioni su come scegliere al meglio il tipo di olio per accompagnare le varie pietanze. Già perché proprio come per il vino anche l’abbinamento cibo-olio è importante per esaltare aromi e profumi. Coldiretti Macerata e Campagna Amica festeggiano così la Giornata dell’Olivo istituita dall’Unesco e che il 26 novembre celebra un prodotto fondamentale per la Dieta mediterranea e per la salute. Nel corso della mattinata si potranno anche effettuare degustazioni alla cieca per mettere alla prova il palato. Affiancati da un esperto dell’Aprol, l’associazione che riunisce i produttori olivicoli legati a Coldiretti, si dovranno indovinare, assaggiandoli e cogliendone le differenze, un olio di altissima qualità da un olio industriale e da un olio con difetti. Non sarà difficile trovare un campione di qualità: quello marchigiano è un prodotto riconosciuto in tutto il mondo anche se ancora penalizzato dalla limitata produzione e dalla poca conoscenza.
Coldiretti Marche e Aprol hanno presentato alla Regione Marche alcune proposte e chiesto di mettere in atto un vero e proprio piano olivicolo regionale dando spazio a nuove piantumazioni e prevedendo sostegni per il settore. Nelle Marche, che grazie a Coldiretti e Aprol, si fregia di una delle prime leggi sull’oleoturismo d’Italia, che dà possibilità alle imprese agricole di organizzare eventi e attività come passeggiate tra gli oliveti, corsi di degustazione e abbinamento con il cibo, attività didattiche e ricreative, si contano circa 9.500 ettari di oliveti (oltre il 35% bio) di oliveti e sono presenti 141 frantoi. La media produttiva degli ultimi anni è di circa 3mila tonnellate. Dopo la difficoltosa annata scorsa, il prodotto 2024 è ottimo secondo tutti i punti di vista. Un settore che vale oltre 22 milioni di euro di produzione con un export da circa 4 milioni di euro, secondo l’Istat, soprattutto in Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Austria e Francia.