Si è svolta questa mattina, in municipio a Camerino, una riunione di coordinamento per rendere più efficace la collaborazione tra enti e cittadinanza al fine di procedere con maggiore celerità nel caso che in fase progettuale emergano elementi di tutela (ancora non vincolati né catalogati) negli edifici da demolire e ricostruire compresi nel piano cantierizzazione del centro storico della città ducale.
Nella prima fascia di cantierizzazioni, che si trova tra Via Roma e Santa Maria in Via, sono compresi 150 edifici privati racchiusi in 75 interventi. Di questi 37 già sono stati decretati e avviati, 7 con i lavori già conclusi.
Dato che, al di là delle mappature esistenti, alcuni elementi storici che potrebbero emergere in fase progettuale (date le ristrutturazioni ottocentesche che potrebbero aver celato elementi architettonici precedenti, specialmente del Trecento), è stato deciso di costituire un tavolo in collaborazione con il Comitato composto da studiosi, giuristi, storici dell’arte ed esperti di Camerino, che avevano segnalato la problematica. In questo modo sarà possibile attenzionare prontamente eventuali criticità per gli edifici da demolire, così da non bloccare il processo di ricostruzione e allo stesso tempo aggiungere un elemento in più alla tutela dell’identità architettonica del centro storico.
La riunione è poi proseguita per fare il punto sull’attuazione delle Ordinanza speciali e delle altre opere pubbliche programmate.
“Il piano di cantierizzazione si sta concretizzando, dopo anni di indecisione finalmente abbiamo davanti a noi una strada chiara da percorrere – ricorda il Sindaco Roberto Lucarelli -. Grazie al sostegno della Regione con il Presidente Francesco Acquaroli, dell’Ufficio speciale ricostruzione e del Commissario Guido Castelli, che anche oggi è qui con noi per affrontare punto per punto ogni situazione, si respira una fiducia nuova in questa ricostruzione che, per quanto difficile, si rivela finalmente fattibile, con tanti cantieri in partenza. Lo dimostra la fiducia dei cittadini: sono stati infatti presentati praticamente tutti i progetti relativa alla prima fase di ricostruzione del centro storico”. “A Camerino si è rivelata ancora una volta decisiva la collaborazione tra Regione, Usr, Soprintendenza e Comune per sbloccare una situazione apparentemente impossibile ma che, con la giusta chiave di lettura improntata alla risoluzione dei problemi, siamo riusciti a superare pienamente – commenta il Commissario Sisma 2016 Guido Castelli –. Camerino ha il centro storico più grande delle Marche e siamo consapevoli del suo valore identitario per tutto il territorio. Per questo abbiamo ascoltato con attenzione le istanze del Comitato, rafforzando un dialogo utile per tutta la comunità”.