Il club CAEM/Lodovico Scarfiotti ha festeggiato il Centenario del Circuito motociclistico Chienti e Potenza, con una 28^ edizione rievocativa che ha ricevuto unanimi apprezzamenti. Notevole la partecipazione per qualità e quantità, con 80 moto d’epoca che hanno percorso suggestivi itinerari e le strade della gara ideata nel 1924. Erano una ventina le moto centenarie, e l’evento di sabato in notturna su circuito chiuso a Tolentino ha portato a circa 100 moto e auto coinvolte nella manifestazione, appuntamento del Circuito Tricolore ASI. L’organizzazione ha utilizzato come base logistica per l’ospitalità dei partecipanti il nuovo e originale Interno Marche Hotel, inaugurato lo scorso maggio, un progetto molto interessante di casa-museo. L’apertura dei festeggiamenti del Centenario è stata l’interessantissima ed esauriente serata di venerdì al Teatro Politeama, con proiezione di immagini, ricordi e testimonianze, sensazioni e ricordi riportate sulla stampa nazionale soprattutto della prima edizione, in particolar modo sul periodico Motociclismo, con la scintillante presenza a sorpresa sul palcoscenico del Teatro delle quattro moto che si sono aggiudicate le classi 250, 350, 500 e 1000cc nell’edizione inaugurale del 1924: nell’ordine Levis, Garelli, Triumph e Harley-Davidson raccontate dai rispettivi proprietari. La giornata del sabato, nella quale si concentra l’esaltazione e la bellezza dei paesaggi marchigiani, le peculiarità e le tipicità del territorio, i partecipanti con le loro moto hanno affrontato un centinaio di km, da Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Pian di Pieca. Fiastra, Fiordimonte, Cupi, Macereto, la sosta al Caseificio Scolastici con assaggi di prodotti locali, poi verso Capriglia fino a Montecavallo per la sosta pranzo al Nido dell’Aquila. Nel primo pomeriggio la sosta a Pieve Torina per il Sentiero delle Acque con il percorso benessere Kneipp e ristoro per i motociclisti, per riprendere l’itinerario di ritorno verso Muccia, Polverina, Caldarola, Belforte del Chienti e Tolentino, con sosta finale delle moto in Piazza della Libertà per tutta la sera e la notte. Le strade adatte, con poco traffico, curve e saliscendi, il bel tempo ed il susseguirsi degli scorci sono entrati nel cuore dei partecipanti. A completare la lunga giornata di mezzo è stata la serata in notturna con l’Amministrazione Comunale ed il CAEM/Scarfiotti che hanno dato l’opportunità ai partecipanti e alla popolazione locale di vivere momenti indimenticabili grazie alla chiusura al traffico di un percorso cittadino di 1100 metri dove si sono susseguiti i caroselli dei vecchi sidecar d’epoca con i proprietari collezionisti che hanno fatto salire i bambini, creando quella divertente atmosfera magica che ha colpito l’immaginazione. A seguire sono sfilate una decina di vetture d’epoca ante 1936, con altrettanti passeggeri a bordo anche adulti, in ripetuti giri e a turno fino ad arrivare al momento più atteso con le moto centenarie, diversi delle quali da competizione che non potrebbero circolare normalmente su strada. Il rombo dei quattro tempi, l’abbigliamento d’epoca dei motociclisti, i viali illuminati hanno fatto rivivere al numeroso pubblico intervenuto i tempi eroici e le difficoltà che avevano i piloti dell’epoca a guidare questi affascinanti esemplari visibili oggi solo in rare occasioni. La giornata conclusiva della domenica dedicata al percorso a triangolo tra Tolentino, San Severino, Serrapetrona, Borgiano, Caccamo e Belforte del Chienti, teatro delle tre edizioni disputate dal 1924 al 1926, è stata aperta in Piazza della Libertà con la prima sezione di prove di abilità, il passaggio nella bellissima Piazza del Popolo a San Severino

Marche di forma ovale e l’arrivo in Piazza Santa Maria a Serrapetrona con l’iconico appuntamento con panino e porchetta bagnato dalla Vernaccia di Serrapetrona docg. La carovana del raduno dopo aver disputato la seconda ed ultima sezione di prove di abilità ha raggiunto il Ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti per la conclusione dell’evento e con le premiazioni ed i saluti finali. Vincitore assoluto è risultato l’inossidabile settempedano Gian Paolo Paciaroni con Gianni Mitillo su Benelli Leoncino del 1957 davanti al concittadino Pietro Caglini (Matchless G3L del 1950) e al perugino Claudio Trippetti (Ariel SB32 del 1932). Tra le moto non omologate ASI successo per il tolentinate Riccardo Lombardelli su Moto Guzzi GT16 del 1932. Alloro femminile per la pesarese Luciana Veddovi su Ganna-Python Rouge Sport del 1933 e tra gli under 31 si è imposto il maceratese Vittorio Ciccarelli su Benelli Sport 4TNe del 1938. Il Trofeo Car&Classic è stato assegnato al ferrarese Simone Casari, partecipante con la moto più datata, una Moto Guzzi C4V del 1924. L’8° Memorial Luca Lausdei è stato invece assegnato al maceratese Giuseppe Ciccarelli al via con una Benelli 4TS 250 del 1938, amico di vecchia data del giovane tolentinate scomparso prematuramente. Altra finezza dell’organizzazione è stata la consegna ai premiati di coppe d’epoca restaurate. All’evento sono intervenuti nelle varie fasi il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, gli assessori Fabiano Gobbi, Elena Lucaroni e Stefano Servili, il Consigliere Regionale Pierpaolo Borroni, i consiglieri ASI Antonio Traversa e Mauro Pasotti (partecipante con moto), il Commissario ASI Mariano Cerasa, Carlo Conti figlio del costruttore di moto tolentinate Vittorio Conti, con i momenti di spettacolo e di cultura che sono stati presentati e raccontati da Luca Gastaldi addetto stampa ASI e dall’appassionata motociclista Benedetta Marazzi (anche lei al via con una Sertum 250), con la supervisione dell’infaticabile staff del CAEM/Scarfiotti guidato dal presidente Mirko Recanatesi. Un evento questo del Centenario, che ha lasciato davvero il segno.