Il parroco don Giacomo Ippolito ha presieduto stamane il rito di benedizione per l’apertura del cantiere di lavoro presso la chiesa abbaziale di S. Firmano di Montelupone. Ha affidato al Signore i tecnici e gli operai e il buon esito del lavoro; ha inoltre chiesto alla comunità parrocchiale di accompagnare il cantiere con la preghiera.
Hanno partecipato alla cerimonia il sindaco, Rolando Pecora, in rappresentanza del Comune di Montelupone, Il responsabile tecnico della procedura per conto della diocesi di Macerata, e alcuni collaboratori pastorali.
I lavori consisteranno nella riparazione dei danni strutturali prodotti dal sisma del Centro Italia del 2016. Progettati dall’arch. Claudio Cardinali in collaborazione con l’arch. Nicolas Spaccesi, l’ing. Nicola Gobbi, l’ing. Francesco Cantarini e il geol. Paolo Giacomelli, col coordinamento dell’Ufficio Sisma della Diocesi di Macerata, saranno eseguiti dall’A.T.I. Sardellini Costruzioni s.r.l. – Eures Arte s.r.l. Le indagini conoscitive propedeutiche alla progettazione sono state svolte dalla Geoin s.r.l.
L’intervento è finanziato tramite l’Ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione post Sisma del Centro Italia 2016, n. 105 del 22.08.2020. Il termine dei lavori è previsto entro 150 giorni naturali e consecutivi a decorrere dall’inizio delle attività.
In particolare la Diocesi ringrazia l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata per la preziosa collaborazione istituzionale e sul piano tecnico-amministrativo.
La chiesa abbaziale fu costruita sul finire del X secolo. Distrutta nel 1028 durante la lotta tra guelfi e ghibellini, fu riedificata nella metà del XIII secolo; contestualmente venne ritrovato il corpo di San Firmano. L’edificio, in stile romanico, presenta un impianto a tre navate concluse da absidi semicircolari, canonicamente orientate a est. Il presbiterio è posto su un’alta scalinata di 17 gradini, dove è raffigurata la “Madonna in trono col Bambino tra San Firmano e San Sebastiano”, dipinta ad affresco da Giacomo di Nicola da Recanati nel 1456. Sull’altare della cripta è venerata la statua del Santo, in terracotta policroma del XV secolo, ai piedi della quale sono custodite le reliquie. San Firmano, taumaturgo, è tradizionalmente invocato contro i dolori alle ossa.