I carabinieri di Macerata hanno denunciato sette persone nell’ambito dei controlli sui cantieri edili, a Cingoli e a Pollenza, con la collaborazione del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro.
La prima operazione si è svolta nella mattinata dell’11 marzo, a Cingoli. I militari hanno effettuato i controlli in un cantiere allestito in centro dove erano all’opera due ditte. Riscontrato il mancato rispetto della normativa di settore. I carabinieri, a termine delle verifiche, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria i 2 (due) titolari delle imprese edili; il primo per non aver eliminato il rischio di caduta nel vuoto lungo il ponteggio (sanzione di 9.112,00 euro), per non aver eliminato residui di lavorazione presenti nel cantiere in maniera ordinata (sanzione di 6.834,00 euro) e per non aver redatto il piano di montaggio e uso del ponteggio allestito nel vano ascensore dell’edificio in ristrutturazione (sanzione di 2.847,00 euro). Al secondo imprenditore è stata contestata la mancata redazione del piano operativo di sicurezza (sanzione di 9.718,00 euro). Quindi sono state comminate ammende pari a complessivi 28.511.00 euro.
Nella mattina del 12 marzo è stata eseguita la seconda operazione a Pollenza. I carabinieri hanno svolto il controllo in un cantiere edile allestito in un immobile del centro, riscontrando la presenza di 4 aziende impegnate nei lavori di ristrutturazione. Anche in questo caso sono state rilevate diverse violazioni delle norme a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e, in un caso, anche la violazione della normativa relativa all’impiego nel lavoro e sul soggiorno degli stranieri. Comminate nel complesso ammende pari a 62.380,00 euro e sanzioni pari a 8.000,00 euro, nonché deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata 5 persone di cui 4 titolari delle imprese e 1 lavoratore straniero. Tra i numerosi operai di origine straniera assunti dalle aziende, è stato trovato un cittadino di origine egiziana che non era in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale, il quale era stato assunto irregolarmente. Lo stesso è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria poiché risultato essere gravato dall’ordine di lasciare il territorio dello stato italiano, emesso dal Questore di Milano e notificato nell’ottobre 2023, al quale non ha ottemperato. Invece a carico del primo imprenditore sono state riscontrate le seguenti violazioni: impiego di lavoratore privo di permesso di soggiorno, con sospensione attività imprenditoriale per lavoro nero e gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, mancata nomina del Rspp, mancata sorveglianza sanitaria, mancata nomina del medico competente, mancata informazione dei lavoratori, mancata elaborazione del Pos (piano operativo sicurezza), mancata predisposizione della viabilità nel cantiere e di luoghi di lavoro idonei. Al secondo imprenditore è stata contestata la violazione relativa alla mancata predisposizione della viabilità nel cantiere. Al terzo imprenditore sono state contestata le violazioni relative agli obblighi dell’impresa affidataria e mancata predisposizione della viabilità nel cantiere. Infine al quarto titolare d’impresa è stata contestata, in qualità di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione del cantiere edile, la violazione dei relativi obblighi.