“Sono polemiche sterili quelle sulla presenza nel cda dell’Associazione Sferisterio di un rappresentante del Ministero prevista dalla legge in discussione in commissione Cultura della Camera. Abbiamo respinto gli emendamenti dell’opposizione perché riteniamo doveroso che una legge che struttura in modalità annuale l’erogazione di consistenti fondi pubblici (500mila euro) sia fatta nella maggior trasparenza possibile. La presenza di un delegato del governo sarà anche garanzia di continuità nella valorizzazione dello Sferisterio, della sua prestigiosa stagione lirica, e crescita dell’associazione stessa”. Lo sostiene la vicepresidente della Commissione Cultura della Camera Giorgia Latini, della Lega, che della proposta di legge è relatrice, dopo che sono stati respinti gli emendamenti con cui l’opposizione bocciava l’inserimento di un rappresentante del governo nel cda dell’Associazione Sferisterio. Di tutt’altra opinione la deputata del Pd Irene Manzi, che definisce “Inaccettabile costringere l’Associazione Sferisterio ad inserire il Ministero della Cultura all’interno del cda, ciò comporterebbe una perdita di autonomia.”