Cristina Casadidio, dottoressa di ricerca Unicam, è una delle vincitrici delle borse di studio messe in palio ogni anno dalla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca nell’area dell’oncologia e della prevenzione delle malattie croniche attraverso gli stili di vita. Superando un difficile iter valutativo, Cristina Casadidio ha ottenuto una post-doctoral fellowship, un importante finanziamento per la sua ricerca dal titolo “Biomaterials-Assisted Gene Therapy for Ovarian Cancer Treatment (BIOGENSMART)”, che per il prossimo anno potrà continuare a svolgere nei laboratori Unicam della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
“Sono naturalmente molto soddisfatta – ha dichiarato la dott.ssa Casadidio – per questo importante risultato. Ho partecipato con una ricerca nel trattamento del cancro alle ovaie:  l’innovazione che ho cercato di apportare è stata quella di introdurre la terapia genica ossia, anche sulla scia di quanto emerso con i vaccini contro il coronavirus,  andare a utilizzare acidi nucleici per silenziare in maniera specifica le cellule tumorali che sono presenti appunto in prossimità delle ovaie. In questo modo cerchiamo anche di dare una soluzione più sostenibile anche per il paziente perché consentirebbe di diminuire quelli che sono tutti gli effetti indesiderati causati dall’utilizzo dei farmaci di base per la terapia tumorale”.
“Sono molto orgogliosa – ha sottolineato la dott.ssa Casadidio – di poter proseguire il mio lavoro di ricerca qui all’Università di Camerino, dove ho conseguito sia la laurea magistrale che il dottorato di ricerca. Ringrazio quindi la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute ed in particolare la prof.ssa Roberta Censi, che mi permettono di lavorare qua per il prossimo anno, con la speranza che si possa prolungare qualora dovessimo ottenere dei buoni risultati”.
“Questo risultato – ha affermato il Rettore Graziano Leoni – rappresenta un importante riconoscimento a livello nazionale non solo personale per la dott.ssa Casadidio, con la quale mi congratulo, ma anche per l’intero Ateneo perché conferma sia la qualità della ricerca Unicam, che l’eccellenza dei nostri giovani ricercatori e delle nostre giovani ricercatrici, che riescono a primeggiare anche in contesti molto competitivi”.