Appignano, città famosa in tutta Italia per i suoi prelibati legumi di alta qualità e per la più importante manifestazione a loro dedicata Leguminaria, celebra la Giornata internazionale dei legumi sabato 10 febbraio con l’incontro pubblico “I Legumi: una ricchezza di nutrizione e diversità” alle ore 16,30 nella Sala eventi del Comune di Appignano.
Per l’occasione sabato 10 e domenica 11 i ristoratori di Appignano proporranno ai visitatori gustosi menù con i prelibati legumi del territorio.
All’incontro “I Legumi: una ricchezza di nutrizione e diversità” interverranno il Sindaco Mariano Calamita, la dott.ssa Elisa Pelati Dietista Nutrizionista e il Prof Roberto Papa Ordinario di Genetica Agraria Univpm e coordinatore del progetto europeo “Increase” che coinvolge gli alunni dell’Istituto Comprensivo Luca Della Robbia e l’intera comunità di Appignano sulla tutela della biodiversità dei legumi.
La convergenza tra scienza dei cittadini, agricoltura urbana e agricoltura sociale rappresenta un approccio multiforme per preservare la diversità dei legumi. Partecipando attivamente agli sforzi scientifici, coltivando legumi negli spazi rurali e urbani e integrando gli aspetti sociali nelle pratiche agricole, le comunità contribuiscono a un futuro più sostenibile e resiliente per la biodiversità dei legumi.
Dal punto di vista nutrizionale, includere i legumi nella dieta contribuisce a creare un pasto equilibrato e nutriente, promuovendo la salute e il benessere generale, ne parlerà all’incontro la Dott.ssa Elisa Pelati che ha contribuito alla stesura del nuovo menù scolastico di Appignano, inserendo anche questi importanti alimenti nelle più varie consistenze, per introdurre fin da bambini il loro consumo e conseguentemente sensibilizzare le famiglie nel loro utilizzo nella dieta settimanale.
Tutti possono aderire all’esperimento Increase di scienza condivisa, scaricando online gratuitamente l’app Increase Csa. Una volta iscritti inoltre – c’è tempo fino al 29 febbraio 2024 – e ricevuti a casa i semi di cinque diverse varietà locali e tradizionali di fagiolo, (chiamate anche varietà antiche) insieme ad una varietà italiana molto precoce che viene usata da tutti i cittadini come “controllo”, li si potranno piantare in un orto o un campo, un giardino o anche in un balcone, seguendo la crescita con cura e condividendone le fasi con gli altri cittadini-scienziati. Un’esperienza che da quest’anno è allargata anche alle scuole e agli orti sociali, per una alimentazione corretta e un risparmio notevole di risorse come l’acqua. La registrazione gratuita per partecipare al progetto è aperta a tutti fino al 29 febbraio 2024.
