Si è svolto ieri pomeriggio – nell’auditorium dell’Accademia di Belle Arti e Design ‘Poliarte Rainbow’ di Ancona – il convegno sull’intelligenza artificiale, promosso dall’Ordine degli Psicologi delle Marche, dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche e dal Comitato Scientifico della stessa Accademia. Un pomeriggio di lavoro, alla presenza di psicologi, giornalisti e studenti, per fare il punto sul delicato tema dell’AI, tra opportunità e rischi.
“Non possiamo più sottrarci all’intelligenza artificiale – commenta Katia Marilungo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche – che si è affermata come una realtà a portata di tutti. Sappiamo che questa tecnologia può emulare numerose funzioni cognitive tipiche dell’essere umano: il rischio – mette in guardia la Marilungo – è che si sostituisca ad esso. Ci sono pericoli su cui dobbiamo riflettere in maniera approfondita e interprofessionale, nessuno escluso”.
Un mercato, quello dell’AI in Italia, che vale già mezzo miliardo di euro. Un dato significativo, secondo Franco Elisei, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, che ha parlato di un ‘nuovo petrolio’.
“Una delle preoccupazioni più grandi – racconta Elisei – è proprio l’uso dell’intelligenza artificiale nel campo dell’informazione. Il lettore deve sapere se quel testo è stato realizzato da un umano o da un algoritmo. I giornalisti devono governare quello che può produrre l’intelligenza artificiale: ne può semplificare il lavoro, ma non potrà mai sostituire l’approccio critico che fa parte invece delle competenze giornalistiche”.
Al convegno sono intervenuti poi Giordano Pierlorenzi, psicologo e direttore del Comitato Scientifico Poliarte, l’esperto di AI e Web 3 Matteo Malatini, lo psicologo e psicoterapeuta Aquilino Calce e altri esponenti del mondo accademico e giornalistico.