È stato presentato questa mattina, in conferenza stampa presso i locali dell’IRCR di piazza Mazzini, il progetto pilota di assistenza socio-sanitaria educativa territoriale (Pu.A.S.S.E. – Punto di Accesso Socio Sanitario Educativo). Il progetto vede la collaborazione tra il Comune di Macerata, l’Azienda Pubblica Servizi alla Persona “IRCR Macerata” e l’Azienda Pluriservizi Macerata. Presenti, in conferenza stampa, il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro, il presidente IRCR Macerata Amedeo Gravina, il direttore generale f.f. IRCR Macerata Nazzareno Tartufoli e il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi.
La pandemia Covid-19 che abbiamo recentemente vissuto e che, da un lato ancora lascia dietro di sé la scia delle sue importanti conseguenze, ci ha costretto e ci sta tuttora costringendo a un ripensamento totale della qualità della vita e, quindi, della modalità di gestione dei servizi sanitari e sociali. È necessario un ritorno alla prossimità, attraverso il coinvolgimento della comunità, favorendo servizi che si avvicinino sempre di più all’incontro diretto con il cittadino, ai suoi spazi di vita, alle sue dinamiche di relazione. Fondamentale risulta l’integrazione tra sociale e sanitario perché una patologia, una problematica sanitaria, una terapia riabilitativa portano con sé il contesto di vita della persona, la sua rete parentale, le eventuali difficoltà economiche e organizzative, di cui non si può non tener conto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce infatti la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia.” Per questo motivo il Pu.A.S.S.E. prevede la presenza di professionisti sia sociali che sanitari, che educativi ma anche la proposta di momenti di incontro, sensibilizzazione e formazione che coinvolgano anche il mondo del terzo settore.
Il progetto trova applicazione nel territorio comunale, in particolare all’interno di due quartieri, individuati in questa prima fase di sperimentazione per la loro composizione e per le loro caratteristiche specifiche: il quartiere Pace e la frazione di Piediripa. In entrambi sono presenti, accanto agli spazi destinati alla realizzazione di questo progetto, le farmacie comunali le quali rappresentano un punto di riferimento sanitario territoriale, già riconosciuto e frequentato dalla cittadinanza.
Il progetto tende a favorire l’integrazione socio-sanitaria nel territorio; facilitare l’accesso ai servizi, soprattutto per le persone più fragili; garantire un’informazione professionale e completa in grado di evitare il disorientamento del cittadino; favorire un approccio integrato in grado di prendere in carico la persona nella sua interezza, attraverso una valutazione professionale del bisogno; promuovere la prevenzione della salute.
Con il Punto di Accesso Socio Sanitario Educativo (Pu.A.S.S.E.) nasce un modello organizzativo dei servizi nuovo, integrato e multidisciplinare in grado di prendere in carico il cittadino a 360°, supportando il suo benessere, orientandolo nella complessità del mondo dei servizi e migliorando quindi la qualità di vita dell’intera comunità. Un luogo fisico di prossimità in grado di facilitare l’accesso del cittadino alle cure primarie, primo contatto con il sistema di assistenza sanitaria, permettendo poi l’attivazione, laddove necessario, di trattamenti di natura sociale e/o educativa e/o sanitaria specifici per ogni singola persona.
All’interno del Pu.A.S.S.E. saranno garantiti: servizi informativi e di orientamento, servizi di cure primarie (MMG e PLS), servizio infermieristico di comunità, servizio sociale di comunità, programmi di screening, giornate di sensibilizzazione ed eventi formativi e sportello pedagogico e psicologico.