Manodopera straniera da impiegare nei lavori nelle campagne con turni massacranti e in condizioni di salute precarie. L’uomo, italiano di origini pakistane, tratteneva anche per sé somme dalle paghe dietro minacce di morte e atti di violenza. I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata e gli agenti della polizia di stato della questura di Macerata lo hanno arrestato e portato in carcere a Montacuto. L’operazione Sick vegetables sul caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, ha visto una serie di indagini partite lo scorso maggio a seguito di alcune segnalazioni fatte ai carabinieri e alla polizia. L’indagato, ben inserito nella comunità pakistana, avrebbe reclutato operai extracomunitari anche nei centri di accoglienza per poi utilizzarli nelle campagne della provincia di Macerata, Fermo e Ascoli. Disposto anche il sequestro dell’azienda con sede a Montecosaro con cui l’indagato svolgeva l’attività, i conti correnti e sei mezzi utilizzati per il trasporto dei lavpratori, per un valore complessivo di 40mila euro.