Macerata si è aggiudicata il finanziamento della Regione Marche che ha approvato la graduatoria relativa al bando per la promozione della lettura e per la valorizzazione delle biblioteche del territorio marchigiano (linea n.2). La biblioteca Mozzi Borgetti, insieme alla biblioteca comunale Ascariana di Cingoli, ha ottenuto un contributo di 10.500,00 euro con il progetto “Alla scoperta della libreria dei conti Castiglioni di Cingoli: un patrimonio inesplorato per la storia del territorio”.
“Un progetto che ha come obiettivo completare la catalogazione dell’intero fondo della famiglia Castiglioni di Cingoli restituendo un importante patrimonio storico alla comunità – ha commentato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Tra i passi successivi c’è anche l’organizzazione di un convegno che presenti i risultati dell’attività svolta e racconti la storia del fondo Castiglioni valorizzandolo e promuovendolo. Siamo, inoltre, soddisfatti di aver collaborato con la biblioteca di Cingoli e con l’Università di Macerata dando prova che quando c’è il lavoro di squadra i risultati sono evidenti. La biblioteca Mozzi Borgetti si conferma, anche in questa occasione, punto di riferimento per tutta la provincia con patrimonio e competenze”.
Il finanziamento permetterà di catalogare e valorizzare il fondo della famiglia Castiglioni di Cingoli acquistato nel 1935 dalla biblioteca Mozzi Borgetti dove è conservato. La biblioteca dei conti Castiglioni di Cingoli, famiglia che diede i natali al pontefice Pio VIII (1761- 1830), rappresenta una delle più ricche e significative librerie private del territorio maceratese e costituisce uno dei più pregevoli incrementi librari nella storia della Mozzi Borgetti. Al momento dell’acquisto la biblioteca Castiglioni vantava 7.948 opere per 17.522 volumi, le cui classi più corpose erano la letteratura, la storia, la teologia, la giurisprudenza, la geografia, l’archeologia e la numismatica con un notevole fondo, inoltre, relativo alla medicina con opere mediche di Avicenna, Pietro d’Argellata, Arnaldo da Villanova, Gentile da Foligno, Michele Savonarola e Matteo Silvatici. Fanno parte del fondo anche incunaboli, cinquecentine e numerose carte geografiche.