Sabato 18 marzo alle 16 al teatro Don Bosco di Macerata andrà in scena, a cura della Compagnia Teatrale amatoriale di Firenze “Attori & Convenuti”, l’operina musicale “Bebè nel mondo che vorrei”. Lo spettacolo è stato programmato in vista del decimo anniversario della Giornata Internazionale della Felicità istituita dall’ONU, dedicata all’importanza dell’essere felici per la vita delle persone in tutto il mondo e celebrata il 20 marzo di ogni anno a partire dal 2013.
Con l’intento di voler offrire ai bambini un momento di condivisione felice, nell’ambito delle iniziative legate al progetto Macerata Città dei bambini e delle bambine e all’omonimo Consiglio, il Comune di Macerata ha scelto lo spettacolo “Bebè nel mondo che vorrei” che racconta ai bambini i loro diritti sanciti dalla Convenzione ONU approvata nel 1989. Perché la felicità è avere dei diritti, vivere nel rispetto della cultura dei diritti e della loro tutela.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno del Garante regionale per i diritti della persona.
“Innanzitutto ringraziamo il Garante per aver sostenuto questa iniziativa e agli autori del testo teatrale, gli avvocati Alessandra Tilli e Gaetano Pacchi, che si sono messi in gioco – interviene l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katiuscuia Cassetta -. Tutti hanno diritto ad essere felici, in primis i bambini, e noi adulti abbiamo il dovere di costruire per loro un ambiente sano e sereno. E’ importante fermarsi a pensare alle difficoltà e alle sfide che i bambini si trovano ad affrontare e, allo stesso tempo, riaffermare il loro diritto alla felicità ogni giorno. Hanno diritto di essere consapevoli dei propri diritti per vivere meglio e più felici. Lo spettacolo che andrà in scena al Teatro Don Bosco vuole essere dunque un’occasione di spensieratezza, un tempo da vivere allegramente insieme alla famiglia.”
“Il Garante non può che appoggiare e sostenere tutte quelle iniziative chiamate a promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – afferma il Garante regionale Giancarlo Giulianelli -. In una società in continuo e repentino cambiamento è indispensabile coinvolgere i bambini fin da piccoli, attraverso un esercizio di conoscenza che segua, ovviamente, percorsi a loro più congeniali. La rappresentazione teatrale, la narrazione di tante piccole storie, il gioco che intorno ad esse s’innesta, rendono più agevole l’approccio con una tematica fondamentale come quella dei diritti. L’impegno comune deve portare alla concretizzazione di un progetto complessivo in grado di porre al centro della quotidianità l’apprendimento e il rispetto degli stessi diritti, così come sanciti dalla Convenzione Onu. In questa direzione la scuola, nonché gli ambiti relazionali più vicini ai minori, possono esercitare un ruolo determinante. Ma è ovviamente è un impegno che riguarda l’intera società”.
Lo spettacolo teatrale “Bebè nel mondo che vorrei” è stato scritto a quattro mani dagli avvocati Alessandra Tilli e Gaetano Pacchi ed è liberamente tratto da libro “Bebè nel Mondo che Vorrei. Piccoli racconti sui diritti dei piccoli” di Alessandra Tilli, ed. Diritto e Ragione, Bolzano, 2019.
Protagonisti dello spettacolo sono i diritti, vissuti e narrati da una famiglia di mucche e altri simpatici animali. Sul palcoscenico la compagnia teatrale fiorentina, porta in via eccezionale anche tre piccoli straordinari attori che danno voce alla Convenzione dei diritti dei bambini e a due apine coinvolte in una storia di violazione del diritto al gioco. Lo spettacolo rappresenta il viaggio di Bebè, verso il mondo che vorrei, un mondo dove si aspira alla felicità, alla giustizia, alla conoscenza e al rispetto dei diritti. Il viaggio di Bebè e dei suoi amici si concluderà con una scoperta che cambierà la loro vita. Del resto ogni favola che si rispetti realizza un sogno. Basta crederci fortemente!
Le musiche originali delle canzoncine, nate per accompagnare la narrazione drammaturgica, sono del professore Franco Bonsignori, già Ordinario della cattedra di Filosofia del Diritto della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
Lo spettacolo è a ingresso libero e gratuito.