Il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2022 viene assegnato quest’anno all’artista Paola Tassetti, protagonista della personale Metamorphosis, allestita al piano nobile dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, che verrà inaugurata giovedì 1 dicembre alle 17. Il Premio Pannaggi / Nuova generazione, ideato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e giunto alla sua quinta edizione, torna a dare spazio ai giovani artisti emergenti under 40 della Regione Marche, per far conoscere e implementare il loro lavoro in ambito nazionale e internazionale.
Quest’anno la Giuria composta da Paola Ballesi, Katiuscia Cassetta, Nikla Cingolani, Loretta Fabrizi, Paolo Gobbi, Marina Mentoni, Mauro Mazziero, Giuliana Pascucci, Massimo Vitangeli, ha assegnato il premio alla giovane artista civitanovese Paola Tassetti, con la seguente motivazione: “un’artista multidisciplinare e dai molteplici interessi che fa della sua arte uno stile di vita nell’incessante ricerca delle sorgenti del sapere e del fare, che trovano nella sapiente manipolazione della materia e delle forme la più alta espressione culturale”.
La mostra dedicata alla vincitrice è curata da Paola Ballesi e sarà allestita dal 2 dicembre 2022 fino al 26 febbraio 2023 nelle suggestive sale di Palazzo Buonaccorsi, in un percorso artistico che nasce da una innata fascinazione e un approfondito studio sul tema della metamorfosi, quel mutamento della realtà dato dall’inesorabile trascorrere del tempo che è stato anche uno dei motivi letterari, artistici e filosofici più intriganti e indagati in ogni epoca storica. Nella sua ricerca di una nuova realtà in movimento, appare indispensabile all’artista il recupero del passato, scrigno di antichi saperi, di miti e di riti che permettano di percorrere con più consapevolezza le strade del futuro. Paola Tassetti prende dunque le mosse dai pionieristici studi di medicina di Andrea Vesàlio, dalle sue straordinarie tavole anatomiche, realizzate a Venezia dagli artisti della scuola di Tiziano Vecellio. Nascono così le sue Psicogeografie, tavole anatomiche e composite installazioni di frammenti e reperti che raccontano spaccati di metamorfosi fiorite sia sulle tele che nelle installazioni. Opere che danno spazio ad una visione del mondo che ricostruisce l’antico potente nesso tra microcosmo e macrocosmo, tra l’uomo e la natura, l’arte e la scienza.
Sospensioni metamorfiche (2022), posizionate nella veranda del piano nobile di Palazzo Buonaccorsi, si compone di tre arazzi di anatomia vegetale imbastiti, cuciti, timbrati e ancorati a tre tiranti che mettono in scena il tema dell’ibridazione, collante naturale di un nuovo mondo armonico. Anatomie vegetali (2022) sono invece tre tele di studio di tassonomia, spunti di riflessione visiva in forma di variegate inflorescenze e innesti vegetali su impianti anatomici. Nella sala Romolo e Remo, si trova invece Pigmentario metamorfico (2022), un’installazione a terra dove sono accuratamente allineati in uno spazio triangolare una serie di oggetti, sculture in argilla che simulano ossa, resti, mirabilia da collezionismo, disposti in file equamente distanziate a scalare la cui colorazione a colata riprende la pigmentazione vegetale del soffitto a cassettoni. Infine, nella sala del Camerino, l’Oratorio lessicale metamorfico (2022) si presenta con tre stendardi che consacrano la nascita di una nuova antropologia, e con essa un nuovo modo di vedere, percepire e sentire il mondo degli uomini e delle cose, per offrire una nuova percezione del cosmo come totalità armoniosa e spirituale.
Il catalogo bilingue che racconta la mostra, oltre ai saluti di autorità e sostenitori del Premio, raccoglie il testo critico della curatrice, l’intervista all’artista condotta da Massimo Vitangeli e gli apparati.
Il progetto è stato reso possibile grazie al main sponsor Simonelli Group, da sempre attento sostenitore del connubio tra arte e mondo produttivo nelle Marche, ed è in collaborazione con il Centro Studi Pannaggi, il Cesma (Centro Studi Marche), Laboratorio 41, Spazio Lavì, il Centro Documentazione e Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro e Il Mugellini Festival.
La mostra, a ingresso libero, è visitabile dal martedì alla domenica con orario 10 – 13| 15 – 18.30.
Paola Tassetti
Studia arte, si laurea in architettura e successivamente si specializza nella ricerca del paesaggio italiano. Continua la sua formazione artistica a Kyoto presso lo studio Tomohiro Hata Architect and Associates e a Londra allo Uncommon Studio Creative.
La sua attività multidisciplinare sperimenta i terreni di confine tra diverse discipline: biologia, botanica, tassonomia, anatomia, archeologia, antropologia, sociologia, psicologia e architettura.
Contempera l’interesse per il paesaggio con la ricerca sull’anatomia umana con cui alimenta la sua espressione creativa fatta di diari, disegni, installazioni site specific, pitture surreali, collage digitali, arte digitale, pittura materica, serigrafia, raccolte tassonomiche, installazioni seriali e performance dove il corpo diventa veicolo di sperimentazione e terreno di scambio tra l’interiorità e la realtà.
Artista vincitrice nel 2016 del Premio PARATISSIMA XII presso Torino Esposizioni dove le è stata dedicata una personale, EXSICCATA alla Caserma la Marmora di Torino con successiva esposizione collettiva presso il Mauto (Museo Internazionale dell’automobile). Nel 2017 espone al Katzen Arts Center di Washington la serie di collage INTENSIO ANIMI e successivamente partecipa alla mostra W WOMAN IN ITALIAN DESIGN in occasione della XXI Esposizione Internazionale, alla Triennale di Milano. Nel 2017 presenta le sue tele di Anatomia Vegetale alla Fenice di Trieste ed installa CREDENZIALI PARALLELE durante la mostra collettiva CORPUS MINE presso Museo della Miniera Montecatini Val di Cecina a cura di Ylenia Rose Testore. Nel 2018 espone allo IAAD di Bologna l’installazione alchemica CONSERVE GLOBULARI ed all’Excelsior di Milano 3DANATOMY. Lo stesso anno, partecipa al festival ART+B alla Mole di Ancona con la stesura seriale SEMPLICIARIO. Nel 2019 allestisce ICONEMA, Ipertrofie Naturali, una sua mostra personale allo Spazio K – Grande cucina del Palazzo Ducale di Urbino in occasione della rassegna “Il tempo dello sguardo” a cura di Massimo Vitangeli. Nel 2020 espone SUPRATENTORIUM alla Mostra Collettiva Anteprima presso il TOMAV (Centro di Arti Visive di Moresco) a cura di Nikla Cingolani ed espone Apparati Anatomici durante la collettiva curata da Butik Collective alle Officine Fratti di Perugia. Nel 2021 allestisce DISSEMINAZIONI durante il MOCA Monsano Contemporary Art curato da Antonello Tolve. Attualmente imbastisce nuovi studi iniziati durante il programma di residenza al Centrale Fies di Dro sul tema “IPERNATURAL” biodiversity strives for high visibility e collabora a nuovi tessili con i PPPattern di Roma a cura di Renato Fontana.