Università di Macerata in prima linea per la sostenibilità. Cambiamento climatico, impatto delle catastrofi, procedure sui sistemi di sicurezza per gli alimenti, metodologie migliori per inclusione, qualità della vita e salvaguardia dei diritti: è il quadro emerso dalla settimana di iniziative del progetto “Unimc amica del pianeta”, che vede la collaborazione della Fratelli Guzzini. Inaugurato lo scorso anno accademico, il titolo richiama l’impegno dell’Ateneo per la diffusione della cultura e delle buone pratiche di sostenibilità. Per ridurre l’utilizzo della plastica monouso nell’Ateneo, da metà febbraio ha ripreso il via la distribuzione delle borracce alle matricole ed è stata completata l’installazione di erogatori dell’acqua nelle sedi principali.

“L’Università – sono le parole del rettore Francesco Adornato – è lo spazio comune che quotidianamente condividiamo e dove, attraverso il lavoro, mettiamo all’opera molte dimensioni della nostra vita. Anche per questo dobbiamo assumere ulteriore responsabilità per costruire come comunità accademica – studenti, docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario – il nostro stesso destino individuale e collettivo, ponendoci al servizio anche della salvaguardia ambientale”.

“Siamo stati sommersi da un’altra emergenza, ma quella ambientale non si è certo risolta e deve tornare al centro dell’attenzione generale”, è stato il commento del direttore generale Mauro Giustozzi durante l’evento di presentazione.

“Questa partnership – ha sottolineato il presidente della Fratelli Guzzini Domenico Guzzini – è un segno del nostro impegno verso l’economia circolare. La nostra azienda è passata dal 12% di materiale riciclato utilizzato nel 2018 al 60% del 2020”.

Gli altri iscritti UniMc possono ottenere una bottiglia partecipando alle iniziative dedicate al tema. Grande successo per la “Caccia alla borraccia”: un gioco a quiz sui temi della sostenibilità ambientato nell’Isola UniMc di Animal Crossing in collaborazione con la community italiana del gioco Nintendo. L’isola è stata creata per sperimentare nuovi ambienti di interazione nell’ambito del progetto Inclusione 3.0 durante il lockdown dello scorso anno. Il giorno successivo è stato dedicato a sviluppo sostenibile e professioni. “La sostenibilità rappresenta una prospettiva trasversale che interessa varie professioni. Dobbiamo sviluppare competenze specifiche, continuando a imparare sempre. Non è possibile improvvisare” spiega la professoressa Katia Giusepponi, delegata dal rettore per la Rus, la rete delle università per lo sviluppo sostenibile: la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli Atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.