Nelle prime ore di questa mattina, 30 carabinieri della Compagnia di Macerata, a conclusione di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad una applicazione della misura coercitiva dell’obbligo di firma. Lo smercio avveniva in un’abitazione di campagna tra Macerata ed Appignano, dove i clienti arrivavano e, senza neanche scendere dall’auto, in pochissimi secondi venivano riforniti dagli spacciatori; in altre circostanze, invece, due degli indagati spacciavano “a domicilio”, una volta ricevuta la richiesta dai consumatori. Gli indagati, due cittadini stranieri residenti a Macerata (un cinquantenne ed una quarantenne) e un cinquantenne di Corridonia ed un trentacinquenne di Appignano, dovranno rispondere del reato di spaccio in concorso. L’indagine ha permesso di ricostruire circa 2.190 cessioni, corrispondenti ad un quantitativo di 1800 grammi di cocaina, per un controvalore stimato in oltre 160.000 euro.