La giornata che la Chiesa italiana dedica ai Missionari Martiri in questo anno assume un’intensità particolare. Tante sono le testimonianze che riceviamo di donne e uomini che per curare, assistere i malati di Coronavirus rischiano la loro vita e anche quella dei propri familiari.
Certamente la nostra preghiera e il digiuno che vivremo sarà particolarmente unito al loro sacrificio, affinché alla luce della Croce di Cristo trovi uno squarcio di speranza.
È dal 1981 che gruppi missionari italiani hanno cominciato a commemorare la morte dell’arcivescovo di San Salvador, Sant’Oscar Romero, che si era schierato dalla parte dei poveri fino a dare la vita per la causa del Vangelo, per la Parola che rende liberi. Nel 1993 il Movimento Giovanile Missionario, oggi Missio Giovani, propose alla Chiesa Italiana di trasformare questa celebrazione spontanea in un appuntamento annuale. Una Giornata nella quale fare memoria di tutti i martiri uccisi perché portatori della Buona Notizia di Gesù di Nazareth.
L’équipe diocesana del Centro Missionario propone uno schema di preghiera che può essere usato nelle modalità ritenute più opportune.
La veglia della XXVIII giornata di digiuno e preghiera per i missionari martiri sarà integralmente celebrata dai sacerdoti dell’unità pastorale Immacolata-Santa Croce Martedì 24 alle ore 21.30 e potrà essere seguita sul canale YouTube dell’Unità pastorale

Abbiamo intervistato don Sergio Fraticelli