A conclusione della Veglia vocazionale celebrata nella chiesa abbaziale di Fiastra la sera di venerdì 10 maggio 2019, il vescovo Nazzareno Marconi ha comunicato una corposa serie di nomine e di spostamenti di sacerdoti che andranno in vigore entro la fine del prossimo mese di settembre 2019, in tempo per l’inizio del nuovo anno pastorale. Nel dettaglio le nomine a Parroci e Collaboratori, indicando il nuovo incarico.

Nome Nuovo incarico
Don Igino Tartabini Parroco ai Santi Vito e Patrizio – Chiesanuova
Don Fabrizio Perini Parroco a Villastrada e a S.Vittore – Cingoli
Don Mirco Cichella Parroco a Troviggiano e a VillaTorre
Don Roberto D’Annibale Parroco a San Vincenzo Maria Strambi – Piediripa
Don David Malavè Parroco a Cristo Redentore e Chiarino – Recanati
Don Franco Pranzetti Parroco a Montecassiano
Don Rafael Ranchal Garcia Collaboratore nell’UP di Montecassiano e Direttore degli Oratori delle UP
Don Pier Andrea Giochi Parroco a Santa Croce – Macerata
Don Sergio Fraticelli Collaboratore UP Immacolata – Santa Croce – Macerata
Don Luca Poli Collaboratore UP Immacolata – Santa Croce – Macerata
Don Alberto Forconi Coordinatore Pastorale di UP 06 Urbisaglia – Colmurano – Abbadia di Fiastra
Don Fabio Piombetti Collaboratore UP 06 Urbisaglia – Colmurano – Abbadia di Fiastra e 08 la Rancia – Casette Verdini – Sforzacosta – Piediripa
Don Rino Ramaccioni Collaboratore di UP 06 Urbisaglia – Colmurano – Abbadia di Fiastra
Don Salvatore Paparoni Collaboratore di di UP 06 Urbisaglia – Colmurano – Abbadia di Fiastra
Don Francesco Zambelli Collaboratore UP 13 – Porto Recanati
Don Giacomo Pompei Collaboratore UP 9 e 10 – Tolentino
Don Pietro Micheletti Parroco a S. Francesco e Addolorata di Recanati
Don Giacomo Ippolito Collaboratore UP 11 (Recanati Centro) e 16 (Montelupone)
Don Gianfranco Ercoletti Parroco a Montelupone e San Firmano
Don Samuele Sapio Collaboratore UP 12 – Cristo Redentore Recanati e Chiarino

Si tratta di scelte che vogliono offrire risposte alle urgenze manifestate dal nostro tempo e che corrispondono anche a caratteristiche peculiari della nostra diocesi; una per tutte: l’elevato numero di sacerdoti formati nel Cammino Neocatecumenale a una vocazione diocesana e missionaria, per i quali ogni anno si sperimenta l’esperienza del ritorno e della partenza di alcuni presbiteri dalle terre di missione, come pure il rientro dalla missione di coloro che saranno presto ordinati diaconi e che verranno assegnati alle varie Unità Pastorali (d’ora in poi indicate con UP) per cominciare fin da subito la loro esperienza pastorale.

Tornerà da una lunga missione a Taiwan don Mirko Cichella, per un tempo di servizio pastorale e formazione in diocesi. La sua presenza tra noi, soprattutto nel prossimo anno, sarà occasione preziosa per far conoscere alle nostre comunità parrocchiali la realtà della chiesa cattolica in Cina. La nostra diocesi, sulle orme di padre Matteo Ricci, ha una particolare vocazione a riguardo.

Partiranno invece per la missione don Sauro Formiconi, attuale parroco a Villastrada e San Vittore, don Oscar Salguero, attuale collaboratore a Montecassiano ed infine don Peter Paul Sultana, attuale parroco di Chiesanuova. L’Abate Generale dell’Ordine Cistercense Mauro-Giuseppe Lepori ha purtroppo confermato per lettera che non sarà possibile un ritorno dei Monaci Cistercensi a Fiastra. Questo ha imposto di cercare come garantire il servizio liturgico e soprattutto di confessioni e di direzione spirituale, che tanta gente continua a cercare in questo prezioso Santuario Mariano. Alcuni sacerdoti anziani, ancora desiderosi di servire il Signore con la preghiera e l’amministrazione dei sacramenti, si sono resi disponibili per garantire il servizio nell’abbazia e anche nelle vicine parrocchie dell’UP, cioè Urbisaglia e Colmurano. C’è speranza di poter presto affiancare a loro la presenza di una Comunità monastica femminile Benedettina.

Un altro fattore che impone delle risposte è l’età avanzata di molto del nostro clero. Lasciare isolati o sovraccarichi di impegni pastorali dei sacerdoti molto anziani non è giusto, come va superata la mentalità che vincola la fede a un sacerdote ritenuto insostituibile, mentre è solo in Gesù il fondamento irrinunciabile. L’abitudine a una persona ed al suo stile di pastorale, non può essere il fondamento della fede vera.

Se i sacerdoti devono essere disponibili – come di fatto si sono dimostrati – a obbedire alle necessità dell’intera diocesi e non di una sola parrocchia, i fedeli devono impegnarsi a vivere una fede adulta, dove l’amicizia umana con il parroco è una cosa bellissima, ma non può essere il cardine indispensabile della fede.