A una settimana dalla sottoscrizione, la Regione Marche ha presentato ieri l’accordo di programma per l’area di crisi complessa della Val Vibrata-Valle del Tronto e Piceno. Rafforzare il tessuto produttivo attraverso la riqualificazione delle produzioni e incentivi agli investimenti, garantire il ricollocamento lavorativo e politiche attive del lavoro per gli assunti dalle imprese beneficiarie delle agevolazioni sono solo alcuni degli obiettivi dell’accordo che dispone di una dotazione finanziaria di 31,8 milioni di euro, risorse a cui andranno sommate quelle del fondo di solidarietà, pari a 280 milioni, oltre ai 160 milioni del Programma sviluppo rurale e ai 70 milioni che il ministero per lo sviluppo economico sta predisponendo, ha ricordato dall’assessore alle Attività produttive Manuela Bora in fase di presentazione. L’area di crisi comprende 40 Comuni marchigiani, dei quali 32 nel Piceno e 8 nel Fermano, e interessa i sistemi locali del lavoro di Ascoli Piceno, Comunanza, San Benedetto del Tronto, coinvolgendo il 15% del territorio marchigiano e il 14% della popolazione regionale. “le risorse ci sono, come pure le opportunità e dobbiamo allora uscire dalla crisi con una marcia in più” ha riferito l’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi, che ha anche annunciato la proroga della cassa integrazione ai lavoratori e ai disoccupati dell’area di crisi complessa del Piceno e la convergenza sull’emendamento per lasciare nelle zone del cratere l’organico scolastico pre-sisma. Ascoltiamo le interviste in proposito.

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