Tre suicidi nell’arco di poche ore. E’ la triste situazione che si è venuta a creare nel territorio maceratese negli ultimi due giorni. Le motivazioni di questi gesti sono sicuramente diverse, ma legate ovviamente a malesseri personali che hanno spinto all’atto estremo e che ci fanno riflettere una volta di più, su quanto sia importante la vicinanza alle persone, specialmente quelle sofferenti. Il primo caso è accaduto a Macerata, nella notte tra domenica e lunedì: un cittadino nigeriano di 23 anni, ospite del Gus, si è gettato dalla finestra di una palazzina in via Ferrucci a Macerata. Il gesto era stato preceduto da alcuni controlli in casa della polizia chiamata dai condomini per i forti rumori riscontrati (sul fatto sono in corso le indagini). Un 57enne di Sarnano, ieri mattina, intorno alle 9, è tornato nella casa di contrada Bocca di Cane, inagibile per il terremoto e si è impiccato; l’uomo che lavorava in un’azienda del posto e viveva solo, ha lasciato un biglietto in cui spiega che il suo gesto è legato al terremoto con le conseguenti incertezze. A Recanati, nel primo pomeriggio di ieri, un 45enne si è gettato nel vuoto dalle mura cittadine, da un’altezza di 25 metri; l’uomo originario di Loreto e operaio in una ditta di Castelfidardo, da qualche giorno si trovava a Recanati insieme alla compagna.