I risultati delle analisi effettuate dall’Arpam per stabilire il livello di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno provocato dalla nube tossica sprigionatasi dal capannone del Cosmari distrutto dalle fiamme lo scorso 9 luglio, sono nella norma. I dati sono stati resi noti e illustrati dal direttore dell’Arpam Gianni Corvatta sabato scorso dopo la riunione del comitato tecnico della Provincia  Le sostanze inquinanti disperse nell’aria si sono dissolte in percentuali minime, rientranti nella norma. Anche le diossine, che avevano valori elevati in uscita, non sono risultate tali da raggiungere una tossicità superiore ai limiti consentiti dalla normativa europea. Analogo il discorso per quanto riguarda i metalli presenti in frutta e verdura.   Anche per l’Asur l’inquinamento è risultato bassissimo e gli indici delle analisi chimiche sono stati tutti confortanti. Domani, invece, il comandante dei vigili del fuoco presenterà un rapporto alla magistratura sulle cause che hanno scatenato l’incendio