Le imprese portano le Marche nel mondo per un saldo di 5 miliardi di euro. Sono stati 195 i Paesi dove nel 2014 gli imprenditori marchigiani hanno venduto i loro prodotti. Dai mobili in Mozambico alle calzature in Uzbekistan e in Groenlandia. Dagli elettrodomestici nel Bhutan ai prodotti da forno in Nuova Zelanda. Un viaggio nei cinque continenti che ha riportato le esportazioni marchigiane ai livelli antecedenti la crisi ricordano i centri studi di Cna e Cgia. Lo scorso anno le imprese marchigiane hanno esportato merce per 12,3 miliardi di euro come nel 2007, rispetto agli 8 miliardi del 2008 ed agli 11,6 miliardi del 2013, con un aumento del 7,5%, ben superiore alla media nazionale, che è stata del 2%. Sono aumentate anche le importazioni, da 6,8 a 7 miliardi di euro mentre per l’Italia sono diminuite dell’1,6%. Il mercato di riferimento delle imprese marchigiane rimane quello dell’Unione Europea, dove lo scorso anno sono state vendute merci per 7,6 miliardi di euro, pari al 61,3% di tutto l’export regionale e tra i principali mercati in forte crescita quello inglese (+16,6) grazie alle macchine industriali ed ai prodotti della moda mentre quello russo, a causa dell’embargo per la crisi con l’Ucraina, ha perso nel 2014 il 17,1%.