“Esprimiamo solidarietà e vicinanza all’assessora Latini per le minacce ricevute. Manifestare il proprio dissenso in maniera civile è un diritto democratico, ma l’incitamento alla violenza e gli attacchi alla libertà d’espressione sono da condannare senza esitazioni”. Lo scrivono in una nota congiunta le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri e Simona Lupini, e Mauro Coltorti, portavoce al Senato nel collegio Marche 2 – Ancona, in merito alle minacce arrivate all’assessora alle Pari opportunità della Regione Marche, Giorgia Latini, dopo aver espresso il suo parere contrario alla recente revisione delle linee guida ministeriali che estendono la somministrazione della pillola abortiva RU486 anche in day hospital (compresi ambulatori e consultori).
“Queste esternazioni di pochi danneggiano l’intera rete di associazioni che difendono il diritto all’aborto. La Legge 194, in oltre 40 anni di applicazione, si è dimostrata una legge valida e i dati dei report annuali redatti dal Ministero della Salute dimostrano un costante calo delle interruzioni volontarie di gravidanza, tra le quali le interruzioni praticate mediante intervento farmacologico sono indubbiamente le meno invasive per la donna, sia al livello fisico che psicologico. Ma minacciare “guerra” o incitare a “bruciare casa” di una rappresentante delle istituzioni, significa passare dalla parte del torto”, concludono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle.