“Il cibo è sempre stato e sarà sempre di più un tema geopolitico. L’emergenza sanitaria e il cambiamento climatico si intrecciano al tema della sovranità alimentare: la pandemia ha reso evidente come questa questione sia fondamentale ad ogni latitudine”. E’ la riflessione di Maurizio Martina, parlamentare, già ministro alle politiche agricole, che ieri ha presentato il suo ultimo libro “Cibo sovrano. “Le guerre alimentari ai tempi del coronavirus” durante una conferenza pubblica online organizzata dall’Università di Macerata. A confrontarsi con l’autore sono stati il rettore Francesco Adornato, i docenti Alessio Cavicchi, Fabio Clementi, Pamela Lattanzi e Ilaria Trapè, insieme allo studente magistrale Donato Mulargia. E’ possibile rivedere il dibattito completo sulla pagina Facebook dell’Università di Macerata o sul canale YouTube Unimcwebtv al link https://youtu.be/a7JRTjADk_w.
In un mondo pieno di cibo, gli affamati rischiano di aumentare. La pandemia di Covid-19 ha colpito tutti i settori e travolto intere catene di approvvigionamento, comprese quelle del cibo. Il virus è stato un pauroso acceleratore dell’emergenza alimentare, che ha aggravato una lista già lunga di criticità. Quale sarà la strategia vincente per trovare un nuovo equilibrio tra visione “globalista” e visione “sovranista”? Sono questi i temi analizzati in un libro “che guarda al futuro – è stato il commento di Adornato -, alla geopolitica del futuro con il cibo come epicentro dello scacchiere politico mondiale. Il tema della sicurezza alimentare è trattato in prospettiva pluridimensionale e inclusiva”.
Sostenitore convinto delle relazioni aperte, cooperative e multilaterali, Martina indica come obiettivo la ricostruzione di un sistema diverso rispetto al passato, in cui sia garantita la giusta sovranità, come viene definita nel libro, cioè politiche agricole e alimentari appropriate, perché, come riporta egli stesso, si stima che tre miliardi di persone nel mondo saranno a maggior rischio povertà dopo la pandemia. Sono numeri che rendono l’idea di come il diritto al cibo e alla sicurezza alimentare siano un’emergenza nell’emergenza.
“Abbiamo di fronte un drammatico aumento delle sofferenze alimentari ovunque nel mondo: dobbiamo mettere in discussione il sistema di produzione e di distribuzione alimentare per renderlo più equo”, afferma l’autore, che cerca di far riflettere su quello che sta accadendo e prendere una posizione. “Dobbiamo trovare gli strumenti giusti per consentire al maggior numero di attori del settore alimentare di agganciare veicoli come l’e-commerce.  Le istituzioni dovrebbero pensare come consentire un sistema equilibrato per realizzare sinergie utili”.
L’attenzione di Martina si è concentrata, da ultimo, sugli strumenti digitali, che hanno avuto un boom di utilizzi dall’inizio della pandemia, e sull’interrogativo di dignità del lavoro che questi comportano. “Opportunità che vanno compensate con quadro regolatorio nuovo, che consenta al piccolo di stare dentro questi flussi con condizioni contrattuali non capestro”.