Narciso Ricotta, dopo la sconfitta elettorale, interviene con questa nota, sulla nuova giunta Parcaroli appena presentata a Macerata.
“Ho aspettato ad intervenire fino ad oggi, nonostante le numerose richieste, per evitare ogni forma di pregiudizio e dare, invece, una valutazione oggettiva basata sulle scelte della nuova amministrazione.
La prima decisione importante è sicuramente la nomina della Giunta.
Ebbene mi pare che detta scelta già manifesti un primo tradimento del Sindaco rispetto allo slogan con cui ha chiesto la fiducia dei cittadini: nuovo e cambiamento.
Infatti, l’aumento degli assessori da 8 a 9 non è certo una pratica nuova ma anzi tipica della più vecchia politica che con il manuale Cencelli cercava di accontentare tutti gli amici.
Inoltre, alcune figure non sono certamente nuove: il “giovane” Iommi era già Assessore con la Giunta Menghi degli anni ’90, Sacchi sta in Comune dai tempi di Meschini, la D’Alessandro, Renna e Marchiori hanno attraversato politicamente tutto il decennio di Carancini. Infine, se cambiamento doveva essere di certo Caldarelli, che stava in Giunta con me e Romano, non lo rappresenta.
Insomma, due terzi di questa giunta non rappresenta né il nuovo né il cambiamento che il Sindaco aveva promesso ai maceratesi.
Fra poco finirà la luna di miele e ci aspetta un inverno difficile con il covid che ritorna alla carica ed i problemi di tutti i giorni; a quel punto si misurerà la capacità di questa amministrazione e si vedrà se le alte aspettative che ha ingenerato saranno soddisfatte o rimarranno sogni: nei profili dei nuovi Assessori non si vedono i componenti di quel “dream team” che il Sindaco aveva preannunciato”.