“Cosa sta succedendo al Punto di Primo Intervento di Tolentino? È una domanda da porsi molto seriamente – scrive in una nota Anna Menghi, arrivata terza con la Lega alle recenti elezioni regionali nelle Marche – perchè la situazione non sembra affatto chiara e credo esista il serio rischio che Tolentino possa perdere anche questo ultimo presidio sanitario del territorio.
Da fonti molto attendibili, sono venuta a conoscenza del fatto che attualmente il PPI di Tolentino rimane operativo soltanto grazie al lavoro “straordinario” del personale sanitario. In pratica, nel momento in cui il personale medico e paramedico dovesse, per qualsiasi motivo, non essere più disponibile a svolgere gli “straordinari”, il PPI di Tolentino smetterebbe di funzionare.
Ed è facile immaginare che la responsabilità sarebbe fatta cadere sopra medici e paramedici la cui ‘colpa’ sarebbe solo ed esclusivamente quella di non svolgere ulteriore orario di lavoro oltre quello stabilito dalla legge.
Insomma, quelli che fino a ieri erano gli ‘eroi’ del Covid sarebbero fatti passare come i colpevoli della chiusura del Punto di Primo Intervento di Tolentino.
Naturalmente, si tratta di una palese ingiustizia e di una sorta di ricatto morale verso professionisti seri e preparati che quotidianamente si mettono a disposizione della collettività.
Ritengo che su questa paradossale situazione debba essere fatta quanto prima doverosa chiarezza, per non far trovare i cittadini ancora una volta, da un giorno all’altro, privati di un servizio essenziale come quello del PPI di Tolentino”.