Un’accoppiata micidiale i campionati italiani di categoria che si sono svolti negli ultimi fine settimana a Grosseto per le categorie junior e promesse e a Rieti per gli allievi; sei giornate di gara che hanno messo a dura prova l’organizzazione delle società sportive nel difficile periodo del Covid.
L’Atletica AVIS Macerata ha però tenuto botta con numerosi risultati tecnici e importanti progressi. A Grosseto la società ha sorriso per l’argento di una ritrovata Elisabetta Vandi che dopo una prova interlocutoria agli assoluti di Padova ha imboccato la via del completo recupero lasciandosi alle spalle il difficile periodo invernale, durante il quale è stata costretta all’inattività da un problema tendineo al piede. E’ giunta seconda nei 400 della categoria promesse dietro a Rebecca Borga, vice campionessa italiana assoluta a Padova quindici giorni fa, che è anche di due anni più grande; 53”88 il crono dell’avisina, da poco in Fiamme Oro, che rientra in campo a pieno titolo vista anche la sua giovane età.
Un bronzo che brilla come un oro quello della giovanissima Greta Rastelli, primo anno junior, che allo stadio Zecchini ha agguantato un prezioso terzo posto dopo tre ravvicinatissimi turni di gara corsi rispettivamente in 12”09 in batteria, 12”06” in semifinale e 12”01 in finale per la gioia di Giorgio Berdini che l’allena a Fermo, grazie alla disponibilità della dirigenza dello “Sport Atletica Fermo”. Anche lei un talento ritrovato che ha saputo superare con calma e determinazione il periodo di inizio anno con problemi e che ha saputo rigenerarsi per l’appuntamento più importante.
Aveva un grande sogno Ndiaga Dieng, quello di essere in finale negli 800 promesse e per realizzarlo era necessario essere perfetti dal punto di vista tattico nella qualificazione, e l’avisino, allievo di Maurizio Iesari, ha corso la gara della vita in 1’51”68, sesto tempo delle qualificazioni, migliorato nella finale in 1’51”62 che rappresenta il nuovo record mondiale paralimpico. Per il forte atleta di Montecassiano, al secondo anno di categoria che progredendo molto rapidamente verso prestazioni tecniche di alto livello, si aprono nuovi orizzonti per il 2021, la stagione olimpica.
Brava Mara Marcic che ha saputo realizzare il personal best nell’alto nella gara più importante saltando m. 1.70, che è sempre una barriera, ottenendo un prezioso settimo posto, miglior risultato tecnico-agonistico in carriera per l’allieva di Massimo Mozzoni.
Hanno sfiorato la finale sia Riccardo Stagnaro nel giavellotto con la misura di m. 51,81 sia Sebastiano Compagnucci che si è migliorato nei 110 ostacoli con il tempo di 15”40.
Nell’altro grande evento i Campionati Italiani allievi svoltisi a Rieti la reginetta della manifestazione è stata la centista Sofia Stollavagli, velocista del vivaio avisino, di Pollenza, allieva di Sergio Biagetti, che con una stagione stupefacente migliorandosi letteralmente ad ogni gara, ha saputo portarsi al vertice della specialità aggiudicandosi un splendido bronzo. Cresce già nella batteria dei 100 piani scendendo a 12”19 e si migliora ancora in finale dove per definire seconda e terza posizione sono stati determinanti i millesimi di secondo e quindi, dopo la vincitrice Great Nnachi, CUS Torino, fuori portata con 11”86 l’avisina è terza con lo stesso tempo della seconda Gaya Bortello dell’Atletica Chieri, 12”13 per entrambe.
L’altro grande protagonista della manifestazione è stato il cingolano Federico Vitali nella gara degli 800 metri. Anche lui da Maurizio Iesari, vince a sorpresa la batteria con un gran tempo, 1’54”91, nuovo personale, necessario per superare il turno di una gara con ben 72 concorrenti in sei affollate batterie, ottenendo il secondo tempo assoluto. In una bella finale agguanta il quinto in posto, che è sicuramente un’eccellenza in 1’58”03, in una gara di difficile interpretazione tattica.
Sfiorano la finale sia Chiara Marangoni nel lancio del disco con m. 32,93 che Chiara Menotti nei 400 corsi in 1’00”79.