Da oggi, giovedì 10 settembre, un importante tassello va ad arricchire e valorizzare i percorsi e i punti di interesse turistici di Macerata e va ad aggiungersi alla preziosa rete museale che la città offre con i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi che ospitano il Museo della Carrozza, la sala dell’Eneide e quelle dedicate all’arte antica e moderna, lo Sferisterio, la torre dell’orologio, la Biblioteca Mozzi Borgetti, Palazzo Ricci, l’Ecomuseo di Villa Ficana e l’area archeologica di Helvia Recina
Si tratta dell’Itinerario ricciano – Specola dei Mondi d’Oriente, un percorso, inaugurato questa mattina con lo scoprimento della targa affissa sulla facciata della casa natale di Padre Matteo Ricci in vicolo Ferrari, che si snoda nel centro storico di Macerata per raccontare la città al tempo del gesuita consentendo al visitatore un viaggio nel tempo in 26 tappe che si conclude nel sito dedicato a Padre Matteo Ricci e agli orientalisti marchigiani Giuseppe Tucci, Cassiano Beligatti, Antelmo Severini, Giacomo Leopardi e Tedorico Pedrini ospitato nella Specola della Biblioteca Mozzi Borgetti, luogo originariamente utilizzato come chiostro al chiuso dai Gesuiti.
L’itinerario ricciano, fruibile anche grazie ad una webapp scaricabile attraverso QR code che consente l’ascolto delle tracce audio in italiano e in inglese di cui la prima è un video introduttivo sulla figura di Padre Matteo Ricci, parte da piazza della Libertà e prosegue toccando i principali punti di interesse turistico-culturali della città, dove sono installati una serie di pannelli descrittivi utile a raccontare il contesto religioso, politico amministrativo ed economico-commerciale della Macerata al tempo di Ricci, la sua vita, la sua formazione, gli studi e il viaggio.
Dal cuore della città il tragitto tocca poi il Palazzo dei Priori, la chiesa della Misericordia, il Duomo, Porta Mercato, il Palazzo del Podestà, la chiesa di Santa Maria della Porta, la Loggia dei Mercanti, Casa Ricci Lazzarini Pompei, Palazzo De Vico, Casa Ulissi, il Palazzo dei Diamanti, Palazzo Pelicani Silvestri, Palazzo Rotelli, Palazzo Mozzi Consalvi, vicolo Cosalvi, Palazzo Costa, Palazzo Ciccolini, Palazzo Floriani, Palazzo Ricci, infine piazza Vittorio Veneto.
All’interno della Biblioteca Mozzi Borgetti, edificio che ha ospitato l’antico collegio dei Gesuiti, il percorso riepiloga le fasi salienti della straordinaria avventura di Matteo Ricci e la prolunga fino al ‘900 narrando i percorsi degli orientalisti. Partendo dal piano terra una serie di pannelli, installazioni, strumenti multimediali e materiali documentari fornisce il necessario supporto alla suggestiva e coinvolgente rappresentazione.
Dal piano terra, dove si trova la riproduzione di un “orologio ricciano” – orologio meccanico in ferro forgiato a mano dal Maestro Alberto Gorla su proposta del professor Filippo Mignini, per la mostra “Padre Matteo Ricci. L’Europa alla corte dei Ming” che si tenne a Macerata nel 2003, esposto poi nelle successive edizioni di Roma e Berlino, mentre nel 2010 compariva all’ingresso del Padiglione Italia all’Expò I Shanghai e nel 2011 scandiva le ore nella mostra allestita nel Parlamento europeo a Strasburgo – si sale nella biblioteca antica, luogo degli studi dove il visitatore può conoscere i momenti salienti della prima formazione umanistica e scientifica di Ricci, fino alla Specola, luogo di estrema suggestione, dove tra supporti allestitivi e visione di mondi lontani proprio secondo un orientamento ovest-est, può ripercorrere i singolari rapporti che hanno legato Macerata e le Marche all’Oriente.
Al progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata, Macerata Musei e Regione Marche Itinerario ricciano – Specola dei mondi d’Oriente, finanziato con I fondi ITI – IN –NOVA Macerata – POR FESR Marche 2014-2020, ha lavorato il Comitato scientifico, presieduto dal professor Filippo Mignini, che ha curato i testi e la ricerca iconografica, composto da Giorgio Trentin,, Ambrogio Selusi e Gianfranco Borgani, ed è stato realizzato da Cultura Moving Art Maggioli con i project manager Gianluca Bellucci e Silvano Straccini, il progetto di allestimento è stato firmato da Bruno Mariotti, quello grafico da Emilio Antinori mentre la regia e produzione video sono di Alia Simoncini, le calligrafie da Lin Fenhxuan e le traduzioni di Sara Romagnoli e One Sec Translation Service.
A partire da domani, venerdì 11 settembre, e fino a domenica 13, apertura straordinaria dalle 10 alle 17 con ingresso gratuito. I posti, nel rispetto delle norme anticovid, sono limitati.
Dal 14 settembre nei giorni feriali dal lunedì al venerdì l’apertura sarà dalle 10 alle 17, il sabato dalle 9 alle 13 sempre con ingresso gratuito mentre nei giorni festivi sono previste solo visite guidate su prenotazione: info@maceratamusei.it , telefono 0733 060279.