Un massimo di 120 ettari di noccioleti, obiettivo da raggiungere in terreni con le caratteristiche adatte a ospitarli. Al via, da subito, su circa 24 ettari suddivisi in tre appezzamenti a Jesi, Colmurano e Fiastra. Altri 46 ettari sono attesi entro il prossimo anno sempre tra le province di Ancona e Macerata. Anche le Marche entrano nel progetto Noccioleti Italiani lanciato dall’altoatesina Loacker, spa che è riuscita ad affermarsi nel mondo ma senza mai rinunciare alla gestione familiare e al legame con il territorio, con l’obiettivo di avere una nocciola di qualità e 100% italiana. Un contratto di filiera che garantisce il giusto reddito per gli agricoltori. La proposta è stata illustrata ieri pomeriggio nel corso dell’incontro organizzato da Coldiretti Marche all’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra. Tra nocciole italiane ed estere c’è un abisso in termini di qualità e salubrità: basti pensare che nel solo 2019 l’Ue, attraverso il Sistema di sorveglianza alimentare, ha registrato sulle nocciole straniere ben 57 notifiche per eccesso di aflatossine.