Per Med Store connettere le persone è una questione di cuore. L’azienda dei maceratesi Sandro
e Stefano Parcaroli, punto di riferimento per il centro Italia in qualità di Apple Premium Reseller,
ha ceduto in donazione alcuni iPad ai poli ospedalieri dell’Area Vasta 3 (Macerata, Camerino e
Civitanova Marche), grazie al coordinamento con il responsabile dell’Area Asur, Alessandro Maccioni,
ed inoltre altri dispositivi all’ospedale di Pesaro, ad oggi epicentro di una lotta senza sosta
contro il Coronavirus. Tablet già pronti all’uso, grazie alla gestione centralizzata a distanza, che
consente di mantenere la funzionalità del dispositivo in qualsiasi momento ed un supporto tecnico
da remoto da parte dello staff Med Store.
“Una scelta fortemente voluta da parte dell’azienda” sottolinea Stefano Parcaroli. “Stiamo vivendo
un’emergenza senza precedenti e tutti quanti ci sentiamo coinvolti, non solo nell’osservanza di
quelle che sono le restrizioni e le direttive emanate dal governo centrale, ma anche come cittadini
che possono contribuire in ogni modo possibile per supportare le difficoltà di chi in questo
momento sta lottando in corsia per salvare le vite e di chi lotta contro questo terribile virus”.
“Abbiamo voluto donare diversi iPad agli ospedali della nostra provincia, come pure
all’ospedale di Pesaro, area tra le più colpite da questa epidemia. Un supporto, quello
tecnologico, che consentirà a medici ed infermieri di mettere in contatto gli anziani ricoverati
con le loro famiglie, spesso purtroppo per l’ultima volta. Tutta l’azienda Med Store è vicina a
chi sta vivendo questo difficile momento, nella speranza che si possa uscire presto da questo
incubo”.
Una vicinanza che il gruppo Med Store testimonia già da giorni nella sua attività quotidiana di
reseller Apple, con l’intensificazione di servizi gratuiti online a vantaggio di chi acquista e di chi
ha necessità di assistenza tecnica in un periodo in cui gli spostamenti sono limitati per tutti.
Il gruppo maceratese è dunque presente per offrire la possibilità di connetterci in tanti modi,
rendendoci più vicini anche se distanti e permettendo così di affrontare meglio un periodo di
isolamento come questo, soprattutto per chi è in apprensione per un proprio caro malato.
Antonio