Fino al 15 marzo, tutte le chiese restano aperte per la preghiera individuale. È l’annuncio del vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi con riferimento alle misure disposte dal Decreto legge del 4 marzo 2020 e dalle indicazioni della CEI. Di seguito la lettera redatta dal vescovo:

Cari Fedeli,

in ragione delle indicazioni date dal Decreto legge del 4 marzo 2020 del Presidente del Consiglio e dalle conseguenti indicazioni della CEI, tenendo conto delle decisioni delle Diocesi limitrofe, si dispone, fino al 15 marzo compreso, quanto segue:

Tutte le chiese restano aperte per la preghiera individuale.

Le Sante Messe feriali e festive, per ora, possono essere celebrate raccomandando ai fedeli prudenza, evitando i contatti ravvicinati e assicurando la distanza minima di almeno un metro tra le persone.

Si raccomanda vivamente che le persone fragili: gli anziani oltre i 70 anni, i bambini e chi soffre di qualche malattia restino a casa per tutelare la loro salute e quella degli altri.

Vista la gravità dell’emergenza il Vescovo per le domeniche 8 e 15 Marzo dispensa i fedeli dall’obbligo del precetto festivo, ma li invita alla preghiera in famiglia anche tramite la radio, la televisione o altri mezzi di comunicazione. Possibilmente che tutta la famiglia riunita segua con devozione la Santa Messa domenicale in televisione.

Per i funerali si raccomanda la celebrazione solo con la presenza dei parenti, indicando questo anche nell’avviso funebre. Restano sospese le veglie funebri.

Sono sospesi tutti gli incontri di catechesi, dei gruppi parrocchiali e di preghiera e le attività formative e di oratorio di qualsiasi genere comprese anche le benedizioni pasquali.

Sono consentite, seguendo scrupolosamente le precauzioni igieniche, le visite ai malati, l’unzione degli infermi e il viatico.

Questo testo sia esposto alle porte della Chiesa con allegato il Vademecum igienico diffuso dal Governo.
+ Nazzareno, vescovo