Si prepara al via la terza edizione della Stagione Lirica Civitanova all’Opera che vede in cartellone due opere tra le più conosciute e amate al mondo: Rigoletto di Giuseppe Verdi e L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, dopo il concerto di Capodanno ospitato il 30 dicembre all’Annibal Caro.
La stagione operistica, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, con la direzio-ne artistica del maestro Alfredo Sorichetti e con la collaborazione dell’Azienda dei Teatri di Civitanova è stata presentata questa mattina nella Sala della Giunta comunale dal sin-daco Fabrizio Ciarapica, dall’assessore Maika Gabellieri alla presenza dello stesso M° So-richetti e del direttore dell’Azienda Teatri Cristina Gentili.
Internazionale il livello del cast per le due recite in programma. Venerdì 13 marzo debutta Rigoletto con l’attore Enrico Beruschi alla regia. Sul palco del Teatro Rossini, il celebre soprano Natalia Roman interpreterà il ruolo di Gilda, mentre il tenore Giorgio Casciarri ve-stirà i panni del Duca di Mantova; il baritono Gianpiero Ruggeri sarà Rigoletto e il basso Alessandro Guerzoni, Sparafucile. Di pregio anche gli altri ruoli. L’Orchestra Sinfonica Puccini e il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno saranno diretti dal Maestro Alfredo Sori-chetti.
Venerdì 15 maggio, invece, sempre al Rossini risuoneranno le melodie dell’Elisir d’amore, con un cast di altrettanto valore.
Il programma di Civitanova all’Opera comprende altri eventi, come lo Spazio Giovani, che coinvolgono gli studenti di istituti civitanovesi. Il 20 marzo nell’aula magna dell’Istituto Leonardo Da Vinci, una selezione dell’opera Cavalleria Rusticana sarà messa in scena a conclusione della masterclass di Inès Salazar e del regista Giovanni Reali (dal 12 al 17 agosto settimana del Belcanto) ed è un’occasione per gli studenti di entrare nel mondo dell’opera lirica, collegandosi alla letteratura del poeta Giovanni Verga, autore della no-vella musicata da Mascagni.
L’altra iniziativa è quella che dà l’opportunità ai ragazzi delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino, di partecipare, sul palcoscenico del Teatro Rossini, alla pro-duzione dell’Elisir d’amore.
“Dopo il successo dell’anno scorso che ha registrando il sold out in entrambe le opere ol-tre all’apprezzamento del pubblico e della critica, per l’edizione 2020 vengono confermati spettacoli di qualità – dichiara Sorichetti dopo aver ringraziato per la stima e la nuova op-portunità ricevuta -. Civitanova all’Opera rappresenta anche una importante occasione di lavoro e di possibilità di espressione artistica per tanti professionisti del nostro territorio perché non acquistiamo spettacoli preconfezionati. Produrre cultura, opera in questo ca-so, è sinonimo di crescita di una collettività. Essere stati pionieri dell’opera civitanovese ci rende orgogliosi e sono certo che i tantissimi amanti della lirica continueranno a seguirci con la stessa passione con la quale noi affrontiamo questo grande impegno artistico. An-che questa terza edizione è dedicata al grande Sesto Bruscantini, baritono civitanovese, eccellenza di livello mondiale; per questo abbiamo scelto due titoli del suo repertorio”.
“Il Festival dell’Opera civitanovese non si limita alle singole rappresentazioni, ma dura tut-to l’anno – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica ringraziando l’azienda Teatri e il M° So-richetti – Nostra intenzione è quella di portare l’Opera tra la gente, nelle scuole, per dare a tutti la possibilità di confrontarsi con quella che è una forma d’arte che si rivolge solita-mente ad un pubblico maturo. Siamo sicuri che anche questa sarà una stagione di gran-de qualità come è stato negli anni passati”.
“Civitanova all’Opera è stata una grandissima sfida tre anni fa e lo è ancora oggi – ha spiegato l’assessore Gabellieri – visto l’impegno che richiede la sua organizzazione, che vede in prima linea il M° Sorichetti, l’Ufficio Cultura e l’Azienda Teatri che ringrazio. Per noi era ed è importante riportare quella che era una tradizione in città, con il baritono Bru-scantini che rischiava di cadere nel dimenticatoio ed abbiamo avuto coraggio. Voglio rin-graziar anche i professori che stanno collaborando con noi e che preparano i loro allievi a questa grande avventura sul palco. Vivere il teatro è diverso da andare a teatro e per i ra-gazzi è un’esperienza insolita e altamente formativa che ricorderanno per sempre”.