“Sono andato a Pescara del Tronto poche settimane dopo il terremoto che l’aveva rasa al suolo. Ricordo ancora la desolazione e lo sgomento di tanti fratelli e sorelle. E prego per loro, che in una sola notte hanno visto il luogo della spensieratezza di intere generazioni trasformato in un silenzioso cumulo di macerie”. Così papa Francesco nella prefazione al libro “L’ultima estate. Memorie di un mondo che non c’è più” di Marcello Filotei, presentato in Vaticano. “Un paesaggio spettrale, un silenzio irreale, proprio nel posto in cui i bambini si rincorrevano allegri e chiassosi sotto lo sguardo di genitori sereni. Il sisma – prosegue il Papa, “aveva sorpreso tutti, nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 2016, travolgendo assieme alle poche decine di abitanti le centinaia di villeggianti arrivati come ogni anno per trascorrere qualche giorno di vacanza serena. Sono passati tre anni. Non dimentico quello che ho visto”.