A Macerata, così come in tante altre città del pianeta, si è svolto stamane il terzo “Friday for future”, nell’ambito della lotta globale ai cambiamenti climatici. Ispirati dall’esempio della 16enne Greta Thunberg, migliaia di studenti hanno preso parte al corteo di protesta avviatosi alle ore 9:00 in Piazza Annessione e conclusosi in Piazza della Libertà. Assenza giustificata per i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie che, insieme agli studenti universitari, sono tornati a chiedere garanzie concrete per il futuro. Centinaia i cartelloni esibiti durante la marcia, marcia attentamente sorvegliata da Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale.

“Gli studenti vogliono che la politica inizi a prendere di petto la situazione ed affrontare una volta per tutte l’emergenza – spiega lo studente Unicam Nicola Miconi –. I dubbi sull’effettiva concretezza dello sciopero non sono altro che effimere misurazioni sull’incidenza delle nostre azioni. È molto meglio agire piuttosto che restare inerti in mano alla negligenza”.

Forte il messaggio lanciato da Greta Thunberg all’Onu, ospite del summit sul clima, nell’ormai noto “How dare you!” (“come osate!”) diretto ai grandi della terra. “Nel suo discorso Greta è stata ancora più forte rispetto alle altre occasioni – riferisce Daniele Voglis, speaker della manifestazione maceratese – lei non ha paura di chi ha davanti, questo è sicuramente di grande impatto per tutti noi”.

“Greta è colei che ha dato inizio ad una cosa grandissima che è questa mobilitazione di oggi. È un simbolo molto importante a cui noi giovani facciamo affidamento”, racconta la giovane Giada Dalla Fiora, studentessa Unimc.

Tra i presenti anche la signora Rosa, orgogliosa dei suoi 84 anni: “ho sempre vissuto in mezzo ai giovani e mi sento di appartenere al mondo, e il mondo mi appartiene, ci appartiene”.

Ha fatto discutere la scelta del Rettore Unimc Francesco Adornato di non sospendere le lezioni in occasione del corteo: “scioperare è una scelta – spiega – così come è una scelta seguire le lezioni. Questo aiuta la coscienza dei giovani a capire quali siano le priorità della vita. Ci sembra un gesto di consapevolezza e condivisione che l’Università doveva compiere nella sostanza. Abbiamo avviato in ateneo il percorso di eliminazione della plastica e abbiamo già ordinato le borracce. È bastato un movimento mosso da una giovane ragazza per avviarci a comportamenti virtuosi”.

Presente all’evento l’assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti: “è importante essere qui perché questi ragazzi stanno facendo la battaglia della loro vita, una mobilitazione culturale che permette di cambiare il proprio stile di vita. I rappresentanti delle istituzioni devono essere al loro fianco perché questa battaglia deve essere portata avanti insieme. Oggi dobbiamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo migliore, è nostra responsabilità. Dobbiamo cambiare stile di vita perché così non possiamo andare avanti e i grandi della terra devono capirlo”.

Il corteo si è concluso alla presenza del sindaco di Macerata, Romano Carancini, al quale è stata consegnata una grande lettera a simboleggiare la Dichiarazione di Emergenza climatica.

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