“Non abbassare mai l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Una questione cruciale e delicata che riguarda anche l’attività della guardia medica, spesso esposta ad aggressioni, soprattutto se donna”. È quanto ha affermato l’assessore regionale al Lavoro, Loretta Bravi, intervenuta – presso la Sala Verde di Palazzo Leopardi – alla Conferenza di presentazione del Protocollo operativo Asur per la tutela dell’incolumità fisica dei medici di continuità assistenziale. Anche nelle Marche si sono registrati casi di questo tipo, specie di notte, in zone isolate o nelle abitazioni di pazienti che non si conoscono. Dopo un periodo di sperimentazione in alcune sedi della regione, entra nella piena operatività l’accordo. Assicura su richiesta, in maniera automatica, il soccorso immediato da parte del 118 che localizza il medico tramite un dispositivo GPS e invia un mezzo proprio o allerta le forze dell’ordine: in pochi minuti, sul posto, arriva un mezzo di soccorso a sirene spiegate allo scopo di realizzare un’azione dissuasiva sul malintenzionato e di intervenire materialmente se occorre.