È stato aperto ieri all’Abbazia di San Claudio al Chienti il 79esimo anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Piceno, in presenza di don Mario Colabianchi, vicario giudiziale, l’arcivescovo metropolita di Fermo Rocco Pennacchio, l’arcivescovo di Pesaro Piero Coccia, e il sottosegretario della Conferenza episcopale italiana Mons. Giuseppe Baturi. Dalla relazione del vicario emerge un aumento delle cause presentate oltre che l’ampliamento della fascia di età di quanti accedono al tribunale ecclesiastico per chiedere l’annullamento del matrimonio, la cui durata media è di 6 anni. 101 le cause presentate nel 2018 da uomini e donne, con una sostanziale parità. Tra le principali ragioni che portano al termine dell’unione vi è il grave difetto di discrezione di giudizio, ossia l’incapacità di prendere decisioni e l’immaturità degli sposi.