Il 2018 ha visto un costante incremento delle attività del Centro Diagnosi Prenatale di Loreto, caratterizzato da un totale di 11492 prestazioni con un incremento nel 2018 del 49% rispetto all’anno precedente ed un afflusso di 1026 nuove pazienti che si sono rivolte al centro per sospetti di patologia fetale o per rischi da assunzione di farmaci, per familiarità, esposizione a radiazioni o per malattie infettive contratte in gravidanza ed a rischio per danni al prodotto del concepimento con un incremento del +58% rispetto al 2017. I tempi di attesa medi per l’erogazione delle prestazioni sono di 4.3 giorni. Sono questi i dati resi noti in occasione dell’inaugurazione di due nuovi ecografi screening di II livello, sistema dedicato alla salute della donna per i centri di riferimento di medicina Prenatale.“Il potenziamento della struttura – ha commentato il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini – sta ottenendo un alto gradimento tra gli utenti e lo dimostrano gli ottimi risultati in termine di numero utenti e prestazioni”. “Oggi inauguriamo una innovazione tecnologica a servizio delle mamme marchigiane  a  Loreto nella struttura punto di riferimento per indagini di secondo livello a servizio delle donne che aspettano un bambino e hanno bisogno di approfondimenti. Qui lo possono fare contando sulle tecnologie migliori di un centro che segue oltre 1.000 casi all’anno. Una casistica importante infatti, assicura una maggiore qualità del servizio. Per questa giunta si tratta di una scommessa vinta: abbiamo scelto di concentrare in un’unica struttura questo servizio e i risultati ci sono. In due anni 160 mamme sono venute dalle altre regioni riconoscendo il valore di una struttura che accoglie le persone in pochissimi giorni e, nel caso di bisogno, le indirizza verso le soluzioni migliori in grado di accompagnare il resto della gravidanza.  E’ un modo di interpretare i servizi sanitari  che garantisce al massimo la mamma e il bimbo in questo caso e, più in generale,  il cittadino. E’ questo l’obiettivo fondamentale per  cui lavoriamo”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

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