Sabato 3  novembre, all’Abbadia di Fiastra, è in programma una giornata dedicata al duca Sigismondo Giustiniani Bandini nel centenario della sua morte. L’ultimo rappresentante della famiglia (1886-1918), morto a 32 anni a causa della febbre spagnola, viene ricordato per il suo impegno al fianco dei contadini manifestato durante l’amministrazione delle terre della sua famiglia, nelle zone di Fiastra, Sarrocciano e Santa Maria in Selva. Un amministratore umano e con spirito religioso che nel suo testamento (non aveva eredi), ha voluto che la tenuta di Fiastra venisse trasformata in quella stupenda riserva naturale che oggi è accessibile a tutti. La giornata di sabato per ricordare questa figura, è organizzata dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Diocesi di Macerata in collaborazione con l’Istituto Storico Maceratese e inizia alle 16,00 con gli interventi di Ivano Palmucci, vicedirettore dell’Archivio Diocesano di Macerata e di don Grigorij Linnik, Direttore dell’Archivio Diocesano di Macerata; a seguire la relazione di Giacomo Alimenti, autore del libro “Fondazione Giustiniani Bandini Cronache di 40 anni”. Domenica 4 novembre, alle 17,00, il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, celebrerà la Santa Messa. Alle 18,00, lettura scenica del testo “Sigismondo, l’uomo” di Pierfrancesco Giannangeli, a cura della compagnia teatrale Oreste Calabresi, per la regia di Diego Dezi. Seguirà l’inaugurazione e la benedizione del busto bronzeo dedicato al duca Sigismondo Giustiniani Bandini realizzata da Ermenegildo Pannocchia. Alle 19,00, merenda al ristorante Da Rosa.