Il dialetto maceratese “espressione di un mondo di luci e di ombre”, come lo ha definito il glottologo Flavio Parrino, è stato al centro di un interessante convegno che si è svolto venerdì scorso nella suggestiva Sala Castiglioni della Biblioteca comunale “Mozzi Borgetti”. Tra i relatori del convegno Ennio Donati che ha spiegato l’origine, illustrandone i fenomeni linguistici e fonetici, di alcune parole del vernacolo maceratese (e non solo), suscitando interesse e ilarità tra il folto pubblico dei presenti. Il dialetto, matrice vitale ed espressione della cultura di un popolo, deve essere preservato e restituito ad esso la stessa dignità della lingua italiana.

Samuela Lautizi