“Io dico, seguitando…” così, con la declamazione dell’VIII Canto dell’Inferno della Divina Commedia, Roberto Benigni tornerà nelle Marche dando seguito alle giornate di studio sulle sue letture del poema allegorico di Dante, iniziate con il Convegno del 2015 ad Apiro.
In questa occasione saranno i Comuni di Apiro e Jesi, presso i rispettivi teatri, ad ospitare i prossimi 6 e 7 Ottobre, il Convegno Internazionale di Studi “Letture dell’Inferno di Roberto Benigni”, a cui parteciperanno letterati da varie università italiane e straniere (inglesi, belghe, olandesi, irlandesi, francesi, tedesche, austriache, spagnole e statunitensi).
I Canti del poema dantesco saranno approfonditi ed analizzati attraverso un programma che vedrà, a coronamento di entrambe le giornate di lavori, lo stesso Benigni protagonista dell’interpretazione del Canto VIII (quello degli iracondi e accidiosi) ad Apiro, e del Canto XXVI (quello dei consiglieri fraudolenti detto anche “Canto di Ulisse”) a Jesi.
L’iniziativa, che ha preso le mosse nel 2015 in occasione dei 750 anni dalla nascita del poeta fiorentino, si deve alla volontà di Franco Musarra (professore emerito di Letteratura Italiana presso l’Università Cattolica di Lovanio e legato a Roberto Benigni), originario di Apiro, cittadina dove da qualche anno è stato costituito un Comitato Cultura che lavora alla valorizzazione del territorio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
“Si tratta di un progetto” spiega il prof. Musarra “che, dopo la parte iniziale in cui il volume ‘Il mio Dante di Roberto Benigni’ veniva analizzato da studiosi di discipline diverse (filosofia, linguistica, ecc.), ora si propone di studiare le letture fiorentine di Benigni dei 34 canti dell’Inferno, ricoprendone in questa occasione 14 e rimandando ad un prossimo futuro i restanti 20”.