Sulle note di “Libiamo ne’ lieti calici” dalla Traviata di Verdi, il videomapping di Luca Agnani restituisce vita ad Enolo che si staglia, coi suoi quattro metri e mezzo di altezza, fra le mura antiche di Loro Piceno e le creste dei Sibillini. Una magia che ha affascinato il pubblico del 47° Festival del vino cotto. “La luce nell’arte è la prima questione che abbiamo voluto indagare”, spiega David Miliozzi direttore artistico di MI_MarcheIperespressioniste, “perché è elemento archetipico, primordiale, qualcosa di cui l’uomo ha sempre avuto bisogno e del quale è andato alla ricerca fin dalla notte dei tempi, anche e soprattutto attraverso l’arte. Nel solco del percorso millenario che dalla luminosità divina dell’arte bizantina passando per i chiaroscuro di Caravaggio giunge fino all’arte contemporanea, lavoriamo affinché il nostro territorio possa farsi interprete di significati artistici nuovi e di qualità in luoghi affascinanti ed evocativi come quello di ieri sera”.
Piena soddisfazione, dunque, per il primo dei sei appuntamenti di MI che è stato realizzato grazie al sostegno di Regione Marche, Rete museale dei Sibillini, “La Sibilla e i nuovi visionari” Festival del pensiero contemporaneo, Unione Montana dei Monti Azzurri, Comune di Loro Piceno, Arci Marche e Sibillini Festival Live. Uno speciale ringraziamento a Giancarlo Cossiri, proprietario della scultura Enolo.
Da Loro Piceno MI prosegue a Serra de’ Conti, dove la rassegna prodotta dall’associazione musicale Appassionata fa la propria incursione sabato prossimo, 25 agosto, all’interno di “Ospite: Festa dell’Ospitalità”. Obiettivo dichiarato è la creazione di nuovi e poetici mondi attraverso le suggestioni che derivano dall’ibridazione di linguaggi artistici come il teatro, la fumettistica e la scenografia.
MI torna nel maceratese sabato 1 settembre a Belforte del Chienti con la performance dei maestri dell’arte figurativa Silvio Craia e Rodolfo Craia, e il djset di Discodella.